Non avevo capito niente...Una Settimana un pò così, e poi 30 Minuti d'Aria

Ho passato una settimana da "depressa cronica". Il tedio si era impossessato di me, e fidatevi quando vi dico che il buon vecchio Leopardi aveva ragione nell'asserire che peggio della morte, della tristezza, c'è la noia. Durante questa settimana avevo perso tutta la mia motivazione, quella che mi ha fatto scegliere il mio corso di laurea, che mi fa venir la voglia di cantare canzoni e di ballare, quella che ti da la forza di uscire di casa sentendoti adatta in mezzo alle persone e non fuori luogo.

Si, è stata una settimana nella quale mi son sentita fuori posto in ogni cosa. Disagio totale, commiserazione parziale. La mia mente è stata così incasinata che non riuscivo a formulare un pensiero che fosse uno. La mia concentrazione ha fatto sciopero. Solo qualche spruzzata di neve ha rallegrato l'atmosfera. 
Una settimana chiusa in casa, a studiare un libro che non mi è entrato in testa e a pensare a quanto poverina fossi. 
Non avevo capito niente. 
Ogni, tanto bisogna cambiare prospettiva, fermarsi e fare qualcosa che ci ricorda chi siamo e perché abbiamo scelto di fare quello che facciamo. Così, oggi, mi sono decisa e sono andata a riprendermi la mia boccata d'aria e di conseguenza la mia autostima. Ho indossato il mio maglione blu coccoloso, che mi fa sentire tanto amata, i miei leggins più comodi e quella sciarpa che mi fa sentire al sicuro. Perché mi conosco, so che quando passo di questi momenti il solo uscire di casa mi mette l'ansia. 
Ho fatto bene, sono uscita e ho camminato per la mia città, ho sentito l'aria fredda e frizzantina congelarmi le mani e farmi diventare freddo il naso. Più camminavo in mezzo alla gente e più incominciavo a sentirmi al mio posto, a mio agio. 
Così, una volta ripresa coscienza di me stessa, del mio corpo, del mio essere, mi sono fatta coraggio e ho tolto le cuffie dalle orecchie lasciandomi trasportare dalle voci degli sconosciuti, non vergognandomi nel guardare quelle faccie a me note. Cose che di solito faccio spontaneamente, ma che in settimane come queste non riesco proprio a fare naturalmente. 
Mi sono riguadagnata il mio spazio nella società. 
Avevo solo bisogno di stare un po' sola con me stessa, di non pensare a nulla se non di godere a pieno ciò che avevo intorno. Niente musica, nessun pensiero, nessun pregiudizio e soprattutto nessuna paura. 
Ho fatto una capatina nel luogo più sicuro che conosco e dove più mi sento a mio agio, la libreria. Mi mancava l'odore dei libri stampati, l'euforia che si prova nel vedere tanto materiale e la magia che si prova quando tra le mani si trova il libro di cui si ha più bisogno in quel momento. Da quando ho iniziato l'università, le uniche librerie che ho frequentato sono state quelle universitarie, mentre tutti gli altri libri gli ho comprati via internet. Ma non è lo stesso.
Via web compri dei libri di cui leggi la trama, dei libri con cui non hai un contatto diretto, con il quale non instauri un legame. Ho usufruito anche dei saldi per comprarmi due o tre cose, ma di questo magari vi parlo un altra volta. Mi sono divertita nel socializzare con la ragazza davanti a me alla cassa che ha sbagliato pin nel bancomat perché l'ha fatto nuovo da poco. Ho ascoltato le chiacchiere di altre due tizie in fila come me, da brava ficcanaso la quale sono. Chiacchiere del tutto assurdo, come "Io lo so che è gay, ma secondo me ci prova lo stesso con me!". Cosa che mi ha fatto venir la voglia di consigliare alla ragazza di andare dalla psicanalista, perché se è gay, almeno che tu non sia un uomo non credo, anzi son certa, che non ti guardi.
Ho riprovato la gioia di fare tutto di corsa, perché rischiavo di tardare a tornare a casa dove mi aspettava una mia amica. Una mia carissima amica, che sebbene sia andata via presto mi ha risollevato ancora di più il morale.
Ora, sono pronta per ricominciare la mia normalità....
Si, perché ho 20 anni e davanti a me un intera vita, e a 20 non bisogna stare per troppo tempo a commiserarsi, nessuno sbaglio è irrimediabile, e posso cambiare tutto in ogni momento... Perché a 20 ho il sacro santo diritto di abusare del lip gloss, di bere alcol evitando il vomito, di piangermi addosso per dopo ridere come una matta... Perché ho 20 e posso tutto...




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2 commenti

  1. Succedono questi periodi. Succedono a che a me. Anche a me questa settimana e sto uscendo dal torpore solo ora. Basta farlo. Ché abbiamo diritto alla vita!

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    1. Ma infatti, mi piace questa tua filosofia...Ben risvegliata dal torpore! Un bacio :)

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