Nel frattempo rimango qua...

"Ti è mai successo di sentirti altrove,i piedi fermi a terra e l'anima leggera andare...andare via lontano e oltre
dove immaginare non ha più limiti
hai un nuovo mondo da inventare...
sei così altrove che non riesci neanche più a tornare, ma non ti importa
perché è troppo bello da restare
nei luoghi e il tempo in cui hai trovato ali, sogni e cuore a me è successo

e ora so viaggiare.."

A 8 anni feci un quadernone nel quale incollai un bel po' di foto, ritagliate dai giornali, di New York. Era li che sognavo di essere quelle sere che l'ambulanza arrivava sotto casa alle 2 di notte per mia madre, era li che volevo essere quando mi sentii tradita da chi avrebbe dovuto starmi vicino, era li che volevo essere quando non ebbi il coraggio di baciare quel ragazzo che mi piaceva tanto, quella volte che mi sentivo brutta e gli altri continuavano a insistere del contrario o quelle volte che mi sentivo legata da regole che non mi facevano sentire ne libera ne tanto meno capita ed ascoltata. Era li che avrei voluto ricominciare. Mi affascinavano le sue luci, l'essere in una città così grande da potersi perdersi, in una città che ti permettesse di passare inosservata e molto lontana da tutte quelle regole e paure che mi erano state imposte. Ce l'ho ancora quel quaderno, ogni tanto lo riapro e lo guardo, e mi rendo conto di quanto mi trovassi a respirare fra quelle pagine, che per me erano meglio di una boccata d'aria fresca.
Confinata in una piccola città, ho sempre sognato di girare il mondo, di conoscere altre persone che non ristagnassero nelle mie stesse paure, nei mie stessi retaggi culturali.
Ho sempre voluto vedere come fosse il mondo da un altra parte, come fossi io senza regole e influenze altrui.
Ero convinta che dopo il diploma me ne sarei andata via da qui, in qualche grande città come Londra, Madrid, Berlino o perché no, Toronto o New York.
In segreto avevo anche compilato uno di quei moduli per iscriversi in uno di quei siti per la ricerca di coinquilini. Inoltre mi ero anche informata sulle richieste di lavoro. Ma, senza una laurea in qualche cosa si va poco lontani, e soprattutto io desideravo tantissimo continuare gli studi. Così, avevo ripiegato sul frequentare qualche corso di laurea in un altra città, ma quando hai praticamente sotto casa uno degli atenei più prestigiosi del nostro paese è uno spreco di tempo e denaro diventare uno studente fuori sede. Così, sono rimasta qui, nella mia camera che poi non è così diversa da quando avevo 8 anni.
La verità è che non so quanto realmente voglia andare via da qui. Non so quanto il mio sogno, sia realmente un sogno o solo un tentare di scappare.
Che poi il mio sarebbe uno scappare dallo stesso scappare, ma così non è altro che un cane che si morde la coda. La verità è che se devo cambiare città lo voglio fare per stare meglio e non per fuggire da come sto, da quello che sono, da quello che ho passato e da quello che non ho avuto il coraggio di affrontare.
Una intera vita non sta in una valigia, e io sono una persona che si lega alle proprie cose. A me le valige piace riempirle sapendo che poi le risvuoterò nello stesso posto dove le ho fatte. Adoro l'avere qualcuno che mi aspetta all'aeroporto. Mi piace comprare souvenir che poi a lui non darò mai, ma che mi danno l'idea di poter andare da lui e riallacciare qualcosa che forse è rimasto o che invece probabilmente non c'è mai stato. Trovo confortante lo sapere che non importa quanto orgoglio io debba ingoiare, ma in caso di bisogno in questa città so da chi andare a bussare.
Forse un giorno riuscirò ad essere una di quelle persone che prende la vita di petto, che senza pensare troppo si infila nel primo volo che trova e va a vivere altrove. Ma per adesso, mi accontento di gustarmi il mondo un poco alla volta. E anche nelle serate più malinconiche nel quale il perché io sia ancora qui mi sfugge, so che c'è qualcosa che mi lega a tutto ciò che mi circonda. È come se io legata a questa città avessi un debito con me stessa. Sto imparando ad essere felice anche qui, a regalarmi la vita che voglio anche confinata qui dentro. Perché la verità è che a tenermi ferma qui non ci sono sbarre o mura, ma solo un debito con me stessa. (Fra un sogno e un viaggio...)

"Ti è mai successo di voler tornare
a tutto quello che credevi fosse da fuggire e non sapere proprio come fare
ci fosse almeno un modo uno per ricominciare...pensare in fondo che non era così male...che amore è se non hai niente più da odiare...restare in bilico è meglio che cadere
a me è successo e ora so restare..."
(Cit. "Ti è mai successo?" - Negramaro)

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9 commenti

  1. Quando darei per trasferirmi a NY, almeno in America giusto perche' sono affascinata da questi bei posticini così diversi da qui..Almeno nessuno ti guarda male, hai più possibilità di esser qualcuno senza esser un figlio del figlio etc.. Insomma non sarebbe male, spero un giorno di potermi trasferire lì o in Canada..

    Bacioni :*

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    1. Il fascino dell'andare altrove...Lontano dove nessuno ti conosce....così lontano da dimenticarti anche tu stessa di chi conosci o dell'essere conosciuta....Gli Usa o il Canada sono le opzioni più belle di sempre per ricominciare... Mai dire mai :) magari un giorno ci incontreremo a Central Park :)

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  2. Quello scappare dallo scappare ha sempre rappresentato anche me. E io poi, un po', sono scappata. E sono ancora ritornata. E ri-scappata. E ritornata. Perché è un'inquietudine che i viaggi non colmano.

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    1. Già...inquietudini che non si possono sistemare se non affrontandole nei posti dove sono incominciate... Spero che le tue si siano, se non colmate del tutto almeno parzialmente... Un bacio

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    2. Con le mie, per fortuna, ci sono venuta a patti.
      Un abbraccio.

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  3. Già...anch'io nutro (da sempre) una voglia matta di "fuggire" in un'altra città (meglio se in un altro Paese) e cambiare vita, completamente. Ma poi, immancabilmente, rimango qua..

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    1. Dai che forse un giorno c'è la faremo ad andare via di qua, o forse invece resteremo sempre qui e viaggeremo il mondo un posto alla volta, senza voglia di fuggire ma solo di sognare... Un bacione

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  4. mamma mia quanto mi sono ritrovata nelle tue parole, la vita, l'università, questa crescente voglia di andare, viaggiare e si un po scappare...ti capisco davvero tanto!!
    Io sono arrivata alla conclusione che bisogna prendere le cose per come vengono e soprattutto starsene tranquilli, ma questa è una cosa che purtroppo ultimamente non riesco proprio a fare!!
    Io ti auguro che trovi la tua tranquillità e che quando te la sentirai e si prospetterà la situazione ideale avrai il coraggio di andare ma non ti fuggire, fuggire non è mai una buona idea!

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    1. Spero che anche tu possa ritrovare la tua tranquillità...concordo in pieno con ciò che hai detto...scappare non é mai la cosa migliore sebbene ogni tanto faccia bene...ma le vie di fuga sono belle quando durano poco... Un bacione

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