Amartofobia!

Sono una paranoica della perfezione. Se i Romantici tendevano all'infinito senza mai raggiungerlo. Io, come una perfetta cretina, tendo alla perfezione senza neanche mai sfiorarla. Con la differenza che mentre i Romantici scrivevano deliziose poesie, speculazioni filosofiche e dipingevano tele come se non ci fosse un domani. Io, invece, entro in uno stato di paranoia duraturo e poco produttivo.
Maniacale della perfezione sin da bambina. Che il mio compito alle elementari era quello di non fare i compiti o di non portare un quadernone a scuola. Si, perché per la maestra non era normale che una bambina di 6 anni, a differenza di tutte le altre, fosse sempre ligia nel suo dovere e andasse in panico per un "buono" al posto di un "ottimo".
Insomma, cogliona sin da piccola. L'unica che aveva il diritto di non fare i compiti eppure gli faceva lo stesso.
Ma che volete che vi dica, io se sbaglio qualcosa ci sto male. Mi sento bruciare dentro, lo stomaco si contorce, mi vengono i brividi e freddo. Insomma, sono patologica.
È più forte di me, forse è parte di me.
Che a me le critiche, così come gli errori o le riprensioni, fanno male. Mi rimbombano nella testa e creano voragini.
Maledetto senso di colpa che mi attanaglia da sempre.
E mi fisso. Fissandomi nella mia testa , nel quale si svolgono dialoghi ininterrotti e del tutto fuori di testa, riesco a ingigantire le cose. Come se tutto il mondo non avesse niente di meglio da pensare che a un mio errore fatto.
Che il brutto delle fobie è che non si tolgono di dosso. Sono delle ombre. Maledette!

P.s
Amartofobia = paura di sbagliare o di peccare.
Che poi, a mia idea sbagliare per chi è amante della perfezione è il sinonimo di peccare!

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