Ho visto l'amore e tutto ciò che può fare!

Il tirocinio insegna e segna. La teoria diventa pratica, tu cambi. Mi sono accorta che è limitativo pensare al malato come paziente o ospite. È una persona, con tutto ciò che comporta essere tali. Sogni, ambizioni, paure, insicurezze, dolori e gioie. Ma è anche limitativo, concepire se stessi come una semplice divisa. Credo nella scienza, ma sono convinta che anche l'amore faccia bene. Si, anche l'amore è una medicina, e forse è fra quelle più importanti. È vero, un farmaco può aiutarti a rimanere in vita, ma è l'amore che ti fa sentire vivo. È in questi due mesi di tirocinio ho visto come l'amore sia terapeutico e fondamentale.

Ho visto come non ostante la malattia, non ostante quanto il tuo cervello abbia deciso di smettere di funzionare al 100% l'ultima cosa che dimentichi sono gli affetti. Le persone che hai amato sono l'ultima cosa che dimentichi. E non importa se tu le riconosca come figlio, figlia, sorella, fratello, moglie, marito, ecc... c'è quasi sempre qualcosa, come un istinto primordiale, che ti spinge verso di loro. Come se il sangue che ci si è mischiato nel corso della vita, sia magnetico per entrambi. Quindi, ho deciso di raccontarvi quelle cose belle, che rendono anche il dolore sopportabile.

Ho visto una moglie prendersi cura fino alla fine del marito in fin di vita. Raderlo, pettinarlo e leggergli la "Gazzetta dello Sport" fino all'ultimo giorno di lui. Una mattina mentre lo radeva ha guardato me e la mia tutor e ci ha detto "non importa se muore, rimane comunque mio marito e voglio che sia bello fino alla fine". 

Ho visto una paziente con gli occhi che brillavano di gioia, mettendo in secondo piano il dolore allucinante che aveva alla gamba da poco operata, perché sua nuora era arrivata alle 7 di mattino in reparto con il test di gravidanza positivo.

Ho visto la sorella di una paziente, guardarmi con i lacrimoni agli occhi e implorarci di rimettere in sesto sua sorella, che per lei era stata come una madre. Che anche se aveva "80 anni e non era Belen" per lei era una delle cose più belle e preziose che avesse nella sua vita. Ho visto come si cercavano e con che sguardo si guardavano. Come si prendessero cura una dell'altra, non ostante la malattia o lo spavento.

Ho visto una moglie accarezzare e baciare il marito, ormai non più in grado di parlare o ragionare poiché affetto da una grave demenza senile, ripetendo sorridendo "Lui resta comunque tutta la mia vita, è il mio grande amore." E non so se quanto lui sappia chi sia lei, ma ogni giorno quando lo viene a trovare, per quanto perso nel suo mondo, gli luccicano gli occhi e sorride di più.

Ho visto una nonnina, anche lei affetta da una forte demenza senile, che crede di avere 13 anni, guardare sua figlia e dire con orgoglio "quella è la mia bambina!".

Ho visto due anziani innamorarsi uno dell'altro in casa di riposo. E si aiutano nella quotidianità, anche nel prendere le medicine.

Ho visto quanto rallegri e faccia sentire al sicuro un paziente quando gli stringi la mano e spendi del tempo con lui. 

Si, ho visto come tutti siamo persone. Persone che curano e che vengono curate. E ho visto come l'amore sia in grado di aiutare.

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2 commenti

  1. Mi hai fatto stringere il cuore. Post stupendo, davvero. E complimenti per il lavoro che fai... ci vorrebbero più persone con una sensibilità così.

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