"Tutto ciò che Sappiamo dell'Amore" di Colleen Hoover

Lettori Very Superficial, come va? Vi sono un pochino mancata? (Dai, su, ditemi di si, così mi fate salire l'autostima :)!
Oggi, vi parlo di "Tutto ciò che Sappiamo dell'Amore" di Colleen Hoover, tradotto da G. Di Biase e pubblicato da Rizzoli.
  
Autrice: Colleen Hoover

Titolo: Tutto ciò che Sappiamo dell'Amore
Casa editrice: Rizzoli
Collana: Rizzoli Narrativa
Pagine: 337
Prezzo libro cartaceo: € 16,00
Prezzo Ebook: € 9,99


 Lake si è appena trasferita dal Texas in Michigan con la madre e il suo fratellino, dopo la matura e improvvisa morte del padre. Adattarsi a una vita nuova segnata da una grande mancanza non è così facile, ma ad aiutare la giovane ragazza vi è il suo, attraente e giovane vicino di casa, Will. Fra i due c'è sin da subito una grande intesa, e dall'amicizia si passa presto a qualcosa di più profondo e importante. Ma tutto sempre andare a rotoli, quando il primo giorno di scuola Lake non si ritrova come professore d'inglese proprio Will. I due sono così costretti a lasciarsi, ma stare lontani non sarà così facile...
"Tutto ciò che sappiamo dell'amore" è un libro carino, con una trama di partenza anche originale. La Hoover ha uno stile molto scorrevole e frizzante. I dialoghi son ben costruiti e sviluppati. Il problema di fondo, a mia idea, rimane il come viene sviluppata la trama. Troppo irrealistica e portata fino allo sfinimento al dramma e alla tragedia. Per quanto l'alchimia e la storia d'amore fra Will e Lake sia tenera, dolce e coinvolgente, viene (soprattutto dopo la prima metà del libro) messa in secondo piano da una serie di tragedie improbabili e strazianti. Will è il ragazzo perfetto, dolce, premuroso, ama la la poesia e la letteratura, e per finire ha sacrificato tutto per il suo fratellino.
Lake è una ragazza sveglia e ironica, a volte impacciata.
I personaggi secondari non mi hanno colpita più di tanto e gli ho trovati mal sviluppati. Così, come è totalmente irrealistica la madre di Lake, che più che fare la madre spesso si ritrova ad essere piegata ai voleri della figlia.
Tutto sommato il libro non è male, di certo lo lascerei fra le letture estive o vacanziere!

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3 commenti

  1. Ci vogliono anche le letture estive, no? L'importante è saperle distinguere dalla narrativa che, invece, vale la pena in ogni momento dell'anno.
    Non avevo ancora notato la finestrella delle tue foto Istagram qui di fianco, che carineeee *-*
    Grazie per essere passata da me, spero tu stia bene!
    A presto,
    Serena

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  2. non sembra male dalla tua descrizione, però appunto peccato che si perda strada facendo... troppo libri cominciano bene e poi hanno una fine che ti lascia, come dire, un po' cos', dubbiosa...!
    http://rueoh.blogspot.it

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