Listography #27: People From History You'd Like to Have a Conversation

Questa è una delle liste che più mi piacciono: le persone che han fatto la storia con il quale ti piacerebbe avere una conversazione.

The Life In A Year

Cesare: Perchè Cesare secondo me era uno figo, che ne sapeva a tronchi. Pragmatico, potente e perché no: affascinante. Con manie megalomane come piace a me. Inoltre dovrei ringraziarlo per il suo modo semplice di scrivere in latino che mi ha salvato il terzo anno dall'odio profondo per quella materia demonica. E poi, mi vorrei far raccontare dei suoi intrighi amorosi con Cleopatra, di come era e se era possibili amare qualcuno nell'Antica Roma, di come si era sentito quando anche Bruto lo tradì. (Lo so, mi sparo dei gran trip senza farmi di nulla, è un dono di natura!).
Cleopatra: Una donna di carattere, la donna più potente della sua epoca. Bella, astuta, intelligente, audace, coraggiosa da togliersi la vita con le aspidi. E poi io vorrei farmi tanto raccontare da lei le sue storie d'amore, chi sa a chi pensava quando andava a letto la notte!
Lucrezia Borgia: Perché lei, e poco mi importa che avvelenasse chi le si intrometteva nel suo cammino, è stata una donna che è riuscita a farsi valere in un mondo di uomini. Ha avuto la sua fetta di potere senza guardare in faccia niente e nessuno.
Enrico VIII Tudor: Io sto in fissa con la sua vita sentimentale. C'è io devo sapere chi amasse realmente, ma seriamente! E poi, uno che per i suoi interessi amorosi decide di mettersi contro la chiesa cattolica e fondare l'Anglicana per me due chiacchiere le merita.
Anna Bolena: Un altra che si è fatta la sua scalata al successo. Certo è morta in una maniera orribile poverina, però anche lei è una donna che sapeva il fatto suo e che si è fatta strada.
Elisabetta I: Perché io sono stra a favore delle donne al potere e lei era una tipa tosta. Che ha governato sola, con intelligenza e buona strategia. Inoltre due domandine sulla sua vita sentimentale e sul rapporto con suo padre gli e le vorrei troppo fare.
Emily Bronte: Perchè ha scritto "Cime Tempestose" e nessuno mi toglie dalla testa che per scrivere un libro così deve aver preso delle fregature assurde nella sua vita. Poi era una ribelle, ha scritto un libro stra avanti per i suoi tempi e assolutamente provocatorio. 
Maria Antonietta: Non so, l'ho sempre considerata un personaggio che merita. Sarà che ho sempre pensato che fosse tremendamente infelice e viziata. Che ce ne vuole ad essere infelici quando si è regine e si ha tutto. E poi, la domanda sul << Ma come cavolo ti è uscita la frase "Se il popolo ha fame dategli le brioche!"?>> vorrei troppo farla.
Voltaire e Robespierre: Perché a me gli Illuministi piacevano, quella teoria che la ragione illumina ogni cosa. E poco mi importa che hanno instaurato gli anni del terrore, io lo stesso una chiacchierata con loro me la farei di brutto.
Kant: Perché è Kant e mentre tutti i miei compagni di classe ci sbattevano la testa contro, io mi intrippavo troppo nei suoi pensieri.
Leopardi: A me la sua infelicità mi entra dentro ed è vero è infelice, ma voi non capite quanta voglia di vivere passi attraverso le sue parole. Lui è morto volendo vivere una vita che non avrebbe mai vissuto. Io un po lo capisco. Ecco con lui vorrei tanto parlare di quel mal di vivere che poi è solo voglia di vivere ma paura e consapevolezza di fallire.
Nietzche: Un altro che della vita aveva capito tutto e niente. Ho amato ogni pagina studiata su di lui, ogni suo pensiero anche quelli più spaventosi e bui. Anche quel suo essere umani rigettando l'umanità così come è.
Ungaretti: Perché a me lui scava nel profondo e io vorrei ascoltarlo parlare della guerra, della vita, dell'amore.
Degas: Perchè vorrei vedere il mondo attraverso i suoi occhi, vorrei che dipingesse me in tutù e che mi insegnasse a dipingere.
Baudelaire: Ecco io di lui mi sarei potuta anche innamorare, bello e maledetto e poeta. Incompreso, ubriacone, drogato. Insomma il classico caso sociale sul quale mi ci sarei buttata a capofitto. E quindi con lui una chiacchierata me la farei, ma anche un bel aperitivo e dopo giù di shortini in allegria.
James Joyce: Altro genio che merita una lunga chiacchierata.
Montale: Perché è uno dei miei poeti preferiti e io vorrei che mi raccontasse la sua storia d'amore come ancora non ha fatto mai.
Andreotti: Perché io i segreti che si è portato nella tomba gli vorrei tanto sapere.
Falcone e Borsellino: Perché son morti per un ideale e allora meritano di essere ascoltati.

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2 commenti

  1. Maria Antonietta, Lucrezia Borgia e Cesare...
    concordo su questi tre perché effettivamente, sono personalità che mi hanno influenzato parecchio...

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