"Nessuno si Salva da Solo" di Margaret Mazzantini
- 19:25:00
- By Federica R
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Sono tornata, o per lo meno proverò ad esserci. Vorrei riprendere a scrivere puntualmente dei libri che leggo, dei viaggi che faccio, di come vedo il mondo e di come la vita sfiora la mia pelle. Sono successe tante cose, mi sono tanto persa e poi ritrovata e alla fine ripersa, e ora girovago cercandomi. Sono cambiata, anche il blog è cambiato, anche la mia voglia di scrivere è cambiata. Forse perché scrivevo troppo e mi dimenticavo di parlare, di sentire il suono reale delle parole. Amo i libri perché sono pieni di parole che formano pensieri scritte in bianco e nero. Ma un pensiero pronunciato prende tutti i colori, le sfumature, cambia la visuale. Avevo bisogno dei colori, del suono consequenziale delle lettere, della lingua che si schianta tra una parete e l'altra della bocca per pronunciarle. Avevo bisogno di dare leggerezza alla pesantezza di quello che stavo diventando vivendo una vita in bianco e nero.
Così, oggi ho voglia di parlarvi di "Nessuno si Salva da Solo" di Margaret Mazzantini, un libro che mi è rimasto dentro, che vi devo assolutamente consigliare di leggere.
Delia e Gaetano, stavano assieme ma ora si sono lasciati. Delia e Gaetano, sono giovani e arrabbiati, si amano e si odiano, si conoscono ma sono due estranei, hanno due figli che amano ma che vorrebbero diversi da loro. Delia e Gaetano si incontrano a cena per parlare, per litigare, per vedere come l'amore alla fine si possa trasformare anche in odio, per ricominciare ma non assieme o forse proprio insieme. Si incontrano nuovamente, per lasciarsi, per capire che l'amore anche se c'è stato alla fine può non essere bastato.
Non posso parlarvi di "Nessuno si salva da solo" se non attraverso la storia che lega me e questo libro. Ho comprato questo libro quasi un anno fa attratta dal titolo e dalla copertina, spaventata dall'autrice che io faccio fatica ad apprezzare. L'ho comprato in un momento di tragico sconforto, dove nei libri cercavo risposte che non avevo, speranze che non possedevo. L'ho comprato perché davvero penso che nessuno si possa salvare da solo, perché dentro a un libro volevo respirare dell'amore. Poi ho dato la precedenza ad altre letture di cui un giorno vi parlerò e questo l'ho accantonato in un angolo della camera, come a non volerlo guardare. Poi c'è stato un periodo molto lungo che di amore proprio non ne volevo sentire parlare, figuriamoci leggerlo. Mi indispettiva tutto ciò che potesse finire bene, perché per me nella mia vita di amore non ce ne era. Così guardavo con astio questa copertina e quel titolo che tanto sembrava custodire un libro che potesse raccontare di due che alla fine ce la fanno ad amarsi, di due che mica si lasciano, perché se nessuno si salva da solo allora è necessario che i due protagonisti rimangano assieme. I miei pensieri si schiantavano sull'amore e si distruggevano, anche l'amore inventato di due protagonisti immaginari era in grado di farmi male, tanto, forse troppo. Provai a leggere qualche pagina, ma niente, non riuscivo a digerire che forse il libro si sarebbe potuto sviluppare in maniera diversa da quella che avrei voluto. Ho sperato davvero che finisse male per Delia e Gaetano, quasi come per aver bisogno di constatare che anche nella fantasia le cose potessero andare storte. Ho ripreso in mano questo libro questa estate quando guardando la copertina quel titolo mi risuonava dentro alle ossa, fra gli spigoli dell'anima. Me lo sono portato dietro in Spagna, dopo aver visto svariate volte lui con lei e me sola. Così sono andata in Spagna, viaggio di cui vi parlerò perché mi ha rimesso in sesto le cellule del cuore, con questo libro e due amiche. Inutile dire che me ne sia innamorata, che dentro ho trovato 189 pagine che mi hanno commossa, emozionata, scossa. 2 ore di aereo 2 ore di lettura selvaggia e affamata. Ho amato il modo di scrivere duro, spigoloso, aggressivo della Mazzantini, ma soprattutto ho amato Delia e Gaetano, la loro rabbia, quell'essere giovani ma sentirsi comunque finiti. Finiti perché quando finisce un amore, forse qualcosa che si ha dentro muore anche lei. Finiti perché al mondo esistono persone come Delia, come me, che si misurano secondo l'amore che ricevono. E perché al mondo esistono persone come Gaetano che amano tanto ma alla fine danno anche poco. Ho amato questo libro perché Delia e Gaetano sono personaggi reali, che mostrano il peggio di loro, il peggio che viene quando ci si accorge che si è dato tanto ma male, che non c'è possibilità di tornare indietro, che anche se si vorrebbe dare altro non si può perché non ci si capisce, non si capisce se stessi e tanto meno l'altro. Un libro che si parla di amore, ma di un amore morente, di due persone che sono legate ma divise, perché quando l'amore passa, quando la rabbia passa, quando l'odio finisce, quando la passione si spegne, si rimane due rette che si sono incrociate ma che vanno per direzioni differenti. Ecco, di questo libro ho apprezzato il suo andare contro corrente, qui non ci sono principi o principesse, non c'è un grande amore che salva due vite rendendole meravigliose, cariche di vita. In queste 189 pagine, ci sono due vite spezzate, due persone che sono il carnefice uno dell'altro, qui non c'è amore c'è quello che viene dopo l'amore quando non sei più quello che eri prima, ma manco più quello che vedevi guardandoti negli occhi dell'altro.
Ma allora, perché questo titolo: perché "Nessuno si salva da solo"?
Io vi invito a leggere questo libro proprio per scoprirlo!
Così, oggi ho voglia di parlarvi di "Nessuno si Salva da Solo" di Margaret Mazzantini, un libro che mi è rimasto dentro, che vi devo assolutamente consigliare di leggere.
Autrice: Margaret Mazzantini
Titolo: Nessuno si salva da solo
Casa editrice: Mondadori
Casa editrice: Mondadori
Collana: Scrittori Italiani e Stranieri
Pagine: 189
Prezzo libro cartaceo: € 19,00
Pagine: 189
Prezzo libro cartaceo: € 19,00
Prezzo Ebook: € 6,99
"Cosa pretendeva da lui?
Tutto. Semplicemente tutto. E questo era stato il vero sbaglio. Chiudersi in un solo amore e chiedergli tutti. Semplicemente perché di tutto hai bisogno. Di imparare da capo, a camminare, a vestirti, a fare l'amore. E tutti si erano dati, insegnati. Una nuova vita in comune, fatta di due esseri bagnati e incerti come due puledri appena nati che si tirano su e provano a restarci.
E invece loro non ce l'avevano fatta. Era dura da accettare..."
Tutto. Semplicemente tutto. E questo era stato il vero sbaglio. Chiudersi in un solo amore e chiedergli tutti. Semplicemente perché di tutto hai bisogno. Di imparare da capo, a camminare, a vestirti, a fare l'amore. E tutti si erano dati, insegnati. Una nuova vita in comune, fatta di due esseri bagnati e incerti come due puledri appena nati che si tirano su e provano a restarci.
E invece loro non ce l'avevano fatta. Era dura da accettare..."
Delia e Gaetano, stavano assieme ma ora si sono lasciati. Delia e Gaetano, sono giovani e arrabbiati, si amano e si odiano, si conoscono ma sono due estranei, hanno due figli che amano ma che vorrebbero diversi da loro. Delia e Gaetano si incontrano a cena per parlare, per litigare, per vedere come l'amore alla fine si possa trasformare anche in odio, per ricominciare ma non assieme o forse proprio insieme. Si incontrano nuovamente, per lasciarsi, per capire che l'amore anche se c'è stato alla fine può non essere bastato.
Non posso parlarvi di "Nessuno si salva da solo" se non attraverso la storia che lega me e questo libro. Ho comprato questo libro quasi un anno fa attratta dal titolo e dalla copertina, spaventata dall'autrice che io faccio fatica ad apprezzare. L'ho comprato in un momento di tragico sconforto, dove nei libri cercavo risposte che non avevo, speranze che non possedevo. L'ho comprato perché davvero penso che nessuno si possa salvare da solo, perché dentro a un libro volevo respirare dell'amore. Poi ho dato la precedenza ad altre letture di cui un giorno vi parlerò e questo l'ho accantonato in un angolo della camera, come a non volerlo guardare. Poi c'è stato un periodo molto lungo che di amore proprio non ne volevo sentire parlare, figuriamoci leggerlo. Mi indispettiva tutto ciò che potesse finire bene, perché per me nella mia vita di amore non ce ne era. Così guardavo con astio questa copertina e quel titolo che tanto sembrava custodire un libro che potesse raccontare di due che alla fine ce la fanno ad amarsi, di due che mica si lasciano, perché se nessuno si salva da solo allora è necessario che i due protagonisti rimangano assieme. I miei pensieri si schiantavano sull'amore e si distruggevano, anche l'amore inventato di due protagonisti immaginari era in grado di farmi male, tanto, forse troppo. Provai a leggere qualche pagina, ma niente, non riuscivo a digerire che forse il libro si sarebbe potuto sviluppare in maniera diversa da quella che avrei voluto. Ho sperato davvero che finisse male per Delia e Gaetano, quasi come per aver bisogno di constatare che anche nella fantasia le cose potessero andare storte. Ho ripreso in mano questo libro questa estate quando guardando la copertina quel titolo mi risuonava dentro alle ossa, fra gli spigoli dell'anima. Me lo sono portato dietro in Spagna, dopo aver visto svariate volte lui con lei e me sola. Così sono andata in Spagna, viaggio di cui vi parlerò perché mi ha rimesso in sesto le cellule del cuore, con questo libro e due amiche. Inutile dire che me ne sia innamorata, che dentro ho trovato 189 pagine che mi hanno commossa, emozionata, scossa. 2 ore di aereo 2 ore di lettura selvaggia e affamata. Ho amato il modo di scrivere duro, spigoloso, aggressivo della Mazzantini, ma soprattutto ho amato Delia e Gaetano, la loro rabbia, quell'essere giovani ma sentirsi comunque finiti. Finiti perché quando finisce un amore, forse qualcosa che si ha dentro muore anche lei. Finiti perché al mondo esistono persone come Delia, come me, che si misurano secondo l'amore che ricevono. E perché al mondo esistono persone come Gaetano che amano tanto ma alla fine danno anche poco. Ho amato questo libro perché Delia e Gaetano sono personaggi reali, che mostrano il peggio di loro, il peggio che viene quando ci si accorge che si è dato tanto ma male, che non c'è possibilità di tornare indietro, che anche se si vorrebbe dare altro non si può perché non ci si capisce, non si capisce se stessi e tanto meno l'altro. Un libro che si parla di amore, ma di un amore morente, di due persone che sono legate ma divise, perché quando l'amore passa, quando la rabbia passa, quando l'odio finisce, quando la passione si spegne, si rimane due rette che si sono incrociate ma che vanno per direzioni differenti. Ecco, di questo libro ho apprezzato il suo andare contro corrente, qui non ci sono principi o principesse, non c'è un grande amore che salva due vite rendendole meravigliose, cariche di vita. In queste 189 pagine, ci sono due vite spezzate, due persone che sono il carnefice uno dell'altro, qui non c'è amore c'è quello che viene dopo l'amore quando non sei più quello che eri prima, ma manco più quello che vedevi guardandoti negli occhi dell'altro.
Ma allora, perché questo titolo: perché "Nessuno si salva da solo"?
Io vi invito a leggere questo libro proprio per scoprirlo!