Niente potrà rubarmi il ricordo di quando, con tutta me stessa, ero là!

(cit. Oceano Mare - Alessandro Baricco)

Ti ricordi l'ultima volta nel quale sei stato veramente felice? Quella volta che il cuore balzava nel petto, l'aria sembrava più respirabile del solito e tu ti sentivi veramente tu, e ridevi, ridevi così tanto
 da non pensare a niente.
Te la ricordi?
Io non me lo scorderò mai, come potrei? Fa parte di me, è fra i ricordi che preferisco e custodisco. Quell'ultima, prima, splendida sera di felicità. L'aria fresca, i capelli scompigliati, così brilla da splendere, un sorriso radioso, un top di seta, una stupida felpa a righe, il suo odore e tante parole e baci, troppi baci.
Tutti dovrebbero vivere una serata così, così imperfetta e divertente.
Tutti dovrebbero almeno una volta nella vita prendere consapevolezza del suono della propria risata, quella che esce dal cuore senza passare dal cervello, come quando lui dice una cosa stupida e tu rispondi con qualcosa di altrettanto inopportuno, ed è tutto così ridicolo da essere serissimo. Non ho ancora riprovato quella felicità, quella dell'essere al posto giusto al momento giusto con la persona giusta, pur sapendo che è tutto sbagliato, ma tu no. Oddio, forse anche tu lo sei, ma va bene così, è perfetto così.
Una felicità così non è che te la puoi dimenticare, ne rimane un impronta nel cuore, cambia impercettibilmente il tuo modo di vedere il mondo, di assaporare la vita che hai intorno.
 Dopo una sera così, non puoi accettare da qualcun'altro e nemmeno da te stessa qualcosa di meno.
L'ultima volta che sono stata felice, ma felice davvero, non ero da sola e la testa girava, e il mondo mi sembrava così bello visto riflesso in occhi che non erano i miei, L'ultima volta che sono stata felice lui mi guardava come volevo essere guardata, come chi non posa lo sguardo su di te per la prima volta, ma come chi ti ha già guardata parecchie volte e fra tutti sceglie di guardare te una volta ancora, da più vicino, senza spavento. Non ho mai riso così tanto con la stessa unica persona come quella sera. Ah, l'ultima volta che sono stata felice, felice davvero, era perché avevo paura e me ne fregavo, l'attraversavo con la leggerezza di chi non sa cosa vuole ma sa che quello che ha davanti è molto simile a ciò che si vorrebbe. Era perché tutto ciò che avevo sempre trovato inopportuno e imbarazzante, lo stavo vivendo nella maniera più naturale e potente possibile. L'ultima volta che sono stata felice, ma davvero tanto felice, ha l'odore di una persona e il tempo che scorre in fretta senza però accorgersene. Dimmi, dimmi come si può dimenticare tutto questo? Nonostante il male che ne è venuto dopo, i muri che sono crollati, l'autostima che ha vacillato, le sicurezze già di per sé poche che sono svanite, evaporate. Non importa, l'infelicità dopo ne è valsa tutta quella breve, stupenda, fantastica, irripetibile felicità.
Non tutto nasce da una storia a lieto fine, non sempre la protagonista della fiaba deve essere una principessa, e molto spesso non c'è nessun principe. Ma io quella sera ho riso tanto, così tanto da accorgermi di poter essere felice, di esserlo in quel preciso eterno breve momento. E il mondo ha così girato che io non ho potuto far altro che seguirlo, un tuffo nell'ignoto, senza essere sicura di niente nemmeno quando dicevo "si". Allora, non importa più tutto il resto, compreso il dolore che è arrivato dalla felicità, la perdita e tutto ciò che può fare male quando perdi ciò che vorresti e manco sai dove recuperarti. Rifarei tutto da capo, ogni singola cosa, persino i passi falsi.
Se quella sera non fossi stata così felice, ora non saprei di poterla provare quella felicità. Quella data dal sentirsi a casa grazie a un altra persona. L'avrei scoperta più tardi certo, sicuramente, ma mi sarei persa fin da subito un suo assaggio. Mi ha sconvolto il mondo e fatto mettere in discussione ogni rapporto, modificare le mie abitudini, chiedere scusa e chiedermi scusa. Ho imparato così tanto da quella serata felice, che non me lo voglio mai più scordare!
So che la saprò riconoscere la felicità, lo so anche quando non ne sono sicura, tutti sappiamo riconoscerla, bisogna solo aspettare, vero? Togliersi la corazza, dimenticare il male, rischiare un altra volta, ritrovarsi a ridere di gusto davanti a se stessi e a qualcun'altro. Non accettate niente di meno che la felicità, io su quella non scendo più a compressi. C'è così tanto nel passato, ma di più nel futuro, devo solo ricordarmelo, dobbiamo solo ricordarcelo, ricordatemelo!
A tutte le cose felici che ci hanno cambiato, alle risate con il cuore colmo di gioia, alle storie sbagliate o giuste che ci hanno resi felici, alla vita per la vita!

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10 commenti

  1. Piace anche a me ricordare i momenti felici, tra una rabbia e l'altra, tra una delusione e l'altra. Forse sono proprio quei pochi momenti a darci la forza di cercare ancora :)

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    1. E di credere e sperare! Se tutto è già successo una volta, allora deve ricapitare almeno una seconda no!?! <3 un abbraccio cara

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  2. I momenti felici rimangono impressi dentro di noi come ricordi indelebili!!
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  3. Non ho mai letto questo libro, ma devo dire che questo passo mi è molto d'aiuto oggi.
    E' molto vero!
    Un abbraccio

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    1. Non può che farmi piacere di essere in qualche modo stata utile! Un abbraccio e forza e coraggio ad entrambe aspettando che la felicità torni ad esserci tanto! <3

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  4. Certe parole, chissà come mai, azzeccano sempre. Ricordando a tutti un attimo, unico per ciascuno eppure comune a tutti. Dovrei rileggerlo più spesso!

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    1. Già è proprio così...Ah, la felicità, alla fine si (ri)pensa sempre a quella! Un abbraccio

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  5. i rimpianti, in fondo, altro non sono che scudi di carta.

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