Lettore Very Superficial, Buon Lunedì...Finalmente sono tornata alla normalità e quindi ritorna la recensione del Lunedì (tifo da stadio a quest'ultima affermazione)!
Oggi, vi parlo di "The Sky is Everywhere" di Jandy Nelson, tradotto da L.Olivieri e pubblicato da Fazi Editore.
Ho trovato sublime la descrizione del rapporto fra Lennie e Bailey, e ho adorato come la scrittrice ha descritto in maniera realistica e non scontata il senso di vuoto, tristezza e dolore di Lennie. Un dolore che colpisce diritti allo stomaco. La protagonista si rende conto sin dalla prima pagina che il mondo non si ferma solo perchè sua sorella è morta, e che la sua vita farà altrettanto, andrà avanti non ostante tutto.
La storia, a mio avviso, scade quando scatta il triangolo fra Joe, Lennie e Toby che è scontato e poco approfondito. Il personaggio di Toby è carico di emozioni e ogni sua azione, frase e gesto segue perfettamente la logica e l'animo umano. Joe, invece, ricopre un ruolo che a mio parere non è stato ben definito, lui segue il classico clichè del belloccio cascamorto. Verso la metà del libro, che rimane comunque una godibilissima metà, l'autrice inizia a cadere nel perbenismo borghese, che toglie veridicità al libro. Alla fine dei conti, la vera storia d'amore in questo libro è quella che c'è fra Bailey e Lennie, che è quell'amore disinteressato e profondo che sia ha solo con chi condivide con te una parte di Dna e una parte di vita. Sublime il crescendo psicologico di Lennie che da ragazzina inizia ad essere una donna, scoprendo chi è, accettando che sua madre se ne sia andata, imparando a vivere senza Bailey.
Non ostante qualche pecca,"The Sky is Everywhere" è un buon libro che merita sicuramente di essere letto.
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