"The Sky is Everywhere" di Jandy Nelson

Lettore Very Superficial, Buon Lunedì...Finalmente sono tornata alla normalità e quindi ritorna la recensione del Lunedì (tifo da stadio a quest'ultima affermazione)!
Oggi, vi parlo di "The Sky is Everywhere" di Jandy Nelson, tradotto da L.Olivieri e pubblicato da Fazi Editore.


"Il dolore è per sempre. Non scompare, diventa parte di te, passo dopo passo, respiro dopo respiro. Non smetterò mai di soffrire per la morte di Bailey perché non smetterò mai di amarla. È così. Il dolore e l'amore vivono intrecciati, non esiste uno senza l'altro. Non posso fare che questo, volerle bene, e cercare di vivere come faceva lei, con coraggio, energia e gioia."

Lennie Walker ha 17 anni e ha da poco perso sua sorella maggiore Bailey. Giovanissima si trova a fare i conti con una perdita devastante, in un mondo che non si ferma. Da timida ragazza che viveva felicemente all'ombra della sorella maggiore, Lennie si troverà catapultata al centro della scena, dove dovrà fare i conti con la persona che è e quella che vorrebbe essere. Presto si ritroverà divisa fra Toby, l'ex fidanzato della sorella, che sempre l'unico al mondo in grado di capire il suo dolore. E Joe, un ragazzo da poco trasferitosi in città, che profuma di vita, forse perché non ha conosciuto il dolore che Lennie prova e forse perché invece, di volerlo capire vuole aiutarla ad andare avanti. 
"The Sky is Everywhere" è un libro che mi ha lasciato perplessa e con sentimenti contradittori a riguardo. La copertina non mi aveva mai attirato, anzi la percepivo come un chiaro avvertimento riguardo all'evitare tale lettura. Alla fine, influenzata da mille commenti positivi e da amiche che l'hanno letto, ho ceduto all'acquisto. Il libro è scritto con uno stile molto poetico (si intuisce alla perfezione che l'autrice prima di darsi alla narrativa fosse una poetessa).
Ho trovato sublime la descrizione del rapporto fra Lennie e Bailey, e ho adorato come la scrittrice ha descritto in maniera realistica e non scontata il senso di vuoto, tristezza e dolore di Lennie. Un dolore che colpisce diritti allo stomaco. La protagonista si rende conto sin dalla prima pagina che il mondo non si ferma solo perchè sua sorella è morta, e che la sua vita farà altrettanto, andrà avanti non ostante tutto. 
La storia, a mio avviso, scade quando scatta il triangolo fra Joe, Lennie e Toby che è scontato e poco approfondito. Il personaggio di Toby è carico di emozioni e ogni sua azione, frase e gesto segue perfettamente la logica e l'animo umano. Joe, invece, ricopre un ruolo che a mio parere non è stato ben definito, lui segue il classico clichè del belloccio cascamorto. Verso la metà del libro, che rimane comunque una godibilissima metà, l'autrice inizia a cadere nel perbenismo borghese, che toglie veridicità al libro. Alla fine dei conti, la vera storia d'amore in questo libro è quella che c'è fra Bailey e Lennie, che è quell'amore disinteressato e profondo che sia ha solo con chi condivide con te una parte di Dna e una parte di vita. Sublime il crescendo psicologico di Lennie che da ragazzina inizia ad essere una donna, scoprendo chi è, accettando che sua madre se ne sia andata, imparando a vivere senza Bailey.
Non ostante qualche pecca,"The Sky is Everywhere" è un buon libro che merita sicuramente di essere letto.

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