Dirti che staremo insieme, dirti che staremo bene. dirti che è così che andrà...Dirti che staremo insieme, dirti “io non starò bene”, sento l’ansia fin da qua!
- 10:42:00
- By Federica R
- 57 Comments
(Cherofobia - Martina Attili)
Tremo. Si, lo so fare, riesco ancora a tremare...come quando ti avvicini troppo o ti allontani un pò.
Tremo per paura, per gioia, per il freddo di questi giorni veloci.
Tremo, anche se mi abbracci, forse anche di più.
Eppure ho imparato, ogni tanto, non sempre, quanto basta, ad evitare le mie paure, forse ad affrontarle come dici tu...di certo non mi ci facci più quasi mai arrestare.
Prendo treni, macino chilometri, faccio sogni, mi sveglio dagli incubi, progetto progetti meravigliosi, lavoro tanto, mi cerco e spesso mi trovo.
Ti cerco e non so neanche da dove incominciare.
Mi piaci perché sei leggero, ti piaccio perché non mi capisci..."sei strana" mi dici sorridendo, "e sei anche bella e quindi sei un strano bello!".
Strano, dal latino, straniero.
E sono straniera nel tuo mondo e ogni tanto anche nel mio, e mi perdo perché non ho l'esperienza per capire quando in un muro può esserci una porta.
Così mentre tu ridi, io mi ritrovo spaventata, che non ti conosco, che non so dove voglio andare, cosa voglio fare, se sei un opportunità o tempo perso.
Eppure non mi fermo, ho imparato anche a raggirare i miei dubbi più profondi, ad evitare quei pozzi di vuoto che mi porto dentro e nel quale potrei sprofondare.
Ti abbraccio perché oggi ci sei e domani non lo so. Mi abbracci perché oggi ci sono e al domani non so se ci pensi mai.
Mi piaci perché mi fai ridere e non mi leghi a niente, non ci sono promesse, non ci sono grandi gesti o parole troppo pesanti poi da portare. E poi mi sorridi anche di mattina presto, ti sai arrabbiare senza spaventarmi, provi a capirmi senza mai forzarmi.
Mi piaci perché mi vieni a prendere di notte fonda quando sei stanco e vorresti dormire o potresti essere ovunque invece di scontrarti con me. Rimpicciolisci le mie paranoie senza mai svilirle e sai aspettare e mi sai abbracciare e quando tremo non mi fai crollare.
Mi piaci perché non sei una lotta continua e ti riesco a guardare senza aver la constante voglia di scappare. E fai tutti i tuoi discorsi buffi, credi nei tuoi sogni, ti dai sempre da fare e ti sai distaccare e ogni tanto riesci anche a farmi male.
Mi piaci perché quando mi guardi mi ascolti e provi a farmi stare bene. E provo a farti stare bene. Ogni tanto ci riusciamo altre volte è un fallimento, che poi siamo tanto simili quanto diversi. Che poi ci stiamo scoprendo, che ci piacciamo e basta nulla di più e nulla di meno. Che poi non lo so...che poi è meglio non pensarci, che poi...che tanto poi non c'è nessun poi, che domani tu non ci sei...che domani non so dove sono diretta io.
Ma oggi ci sei, oggi ci sono...e per oggi non vorrei nient'altro!
Tremo. Si, lo so fare, riesco ancora a tremare...come quando ti avvicini troppo o ti allontani un pò.
Tremo per paura, per gioia, per il freddo di questi giorni veloci.
Tremo, anche se mi abbracci, forse anche di più.
Eppure ho imparato, ogni tanto, non sempre, quanto basta, ad evitare le mie paure, forse ad affrontarle come dici tu...di certo non mi ci facci più quasi mai arrestare.
Prendo treni, macino chilometri, faccio sogni, mi sveglio dagli incubi, progetto progetti meravigliosi, lavoro tanto, mi cerco e spesso mi trovo.
Ti cerco e non so neanche da dove incominciare.
Mi piaci perché sei leggero, ti piaccio perché non mi capisci..."sei strana" mi dici sorridendo, "e sei anche bella e quindi sei un strano bello!".
Strano, dal latino, straniero.
E sono straniera nel tuo mondo e ogni tanto anche nel mio, e mi perdo perché non ho l'esperienza per capire quando in un muro può esserci una porta.
Così mentre tu ridi, io mi ritrovo spaventata, che non ti conosco, che non so dove voglio andare, cosa voglio fare, se sei un opportunità o tempo perso.
Eppure non mi fermo, ho imparato anche a raggirare i miei dubbi più profondi, ad evitare quei pozzi di vuoto che mi porto dentro e nel quale potrei sprofondare.
Ti abbraccio perché oggi ci sei e domani non lo so. Mi abbracci perché oggi ci sono e al domani non so se ci pensi mai.
Mi piaci perché mi fai ridere e non mi leghi a niente, non ci sono promesse, non ci sono grandi gesti o parole troppo pesanti poi da portare. E poi mi sorridi anche di mattina presto, ti sai arrabbiare senza spaventarmi, provi a capirmi senza mai forzarmi.
Mi piaci perché mi vieni a prendere di notte fonda quando sei stanco e vorresti dormire o potresti essere ovunque invece di scontrarti con me. Rimpicciolisci le mie paranoie senza mai svilirle e sai aspettare e mi sai abbracciare e quando tremo non mi fai crollare.
Mi piaci perché non sei una lotta continua e ti riesco a guardare senza aver la constante voglia di scappare. E fai tutti i tuoi discorsi buffi, credi nei tuoi sogni, ti dai sempre da fare e ti sai distaccare e ogni tanto riesci anche a farmi male.
Mi piaci perché quando mi guardi mi ascolti e provi a farmi stare bene. E provo a farti stare bene. Ogni tanto ci riusciamo altre volte è un fallimento, che poi siamo tanto simili quanto diversi. Che poi ci stiamo scoprendo, che ci piacciamo e basta nulla di più e nulla di meno. Che poi non lo so...che poi è meglio non pensarci, che poi...che tanto poi non c'è nessun poi, che domani tu non ci sei...che domani non so dove sono diretta io.
Ma oggi ci sei, oggi ci sono...e per oggi non vorrei nient'altro!