My Books Wishlist: 33 Libri che non potranno mancare nella mia libreria!
- 15:38:00
- By Federica R
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Ora che finalmente mi sono (ri)sbloccata nel recensire libri e che sto provando seriamente ad organizzarmi al meglio anche per non trascurare il blog e tanti altri piccoli piaceri dimenticati, ho deciso di farvi una personalissima Wishlist dei libri che vorrei leggere quest'anno e ognuno per un motivo diverso!
Quindi miei amati Lettori Very Superficial ho selezionato 33 libri, pubblicati da grande e piccole case editrici, che ho intenzione di leggere in questo 2018 e recensirvi, fatemi sapere nei commenti se c'è qualche titolo preciso che vi ha colpito e che desiderate o mi consigliate di leggere per primo, sono aperta anche al suggerimento di altri libri!
Le recensioni che ho riportato sono prese da IBS!
"Le stelle appartengono alla notte, le balene al mare, le lepri alla brezza del deserto. Tu appartieni al luogo che ami. E non importa dove te ne andrai: alla fine di ogni giorno sarai sempre accanto a me e io accanto a te. Età di lettura: da 4 anni.".
"In questa raccolta la Munro conferma le sue qualità narrandoci una manciata di esistenze dove avvenimenti inattesi o particolari dimenticati modificano il corso delle cose. Una cameriera dai capelli rossi, nuova arrivata in una vecchia dimora, viene per caso coinvolta nello scherzo di una ragazzina. Una studentessa universitaria si reca per la prima volta in visita a un'anziana zia e, riconoscendo un mobile di famiglia, scopre un segreto di cui non era a conoscenza. Una paziente giovane e in fin di vita trova un'inaspettata speranza di proiettarsi nel futuro. Una donna ricorda un amore brevissimo e che tuttavia ha modificato per sempre il suo vivere."
Guida tascabile per maniaci dei libri, Curatore: The Book Fools Bunch, Editore: Edizioni Clichy. Collana: Beaubourg. Anno edizione: 2017. Pagine: 512 p.
"Un libro che si propone come una sorta di indispensabile «bibbia» per i veri lettori forti, gli instancabili e inarrestabili «maniaci» dei libri. Impossibile elencare tutto ciò che questa anomala guida contiene, tra mille rimandi e richiami tra l’una e l’altra sezione. A titolo puramente di esempio: i mille libri fondamentali: dall’Epopea di Gilgamesh (il libro più antico del mondo, 1700 a.C.) a Harry Potter, con autore, paese e anno di edizione; le vite: brevi cenni biografici in pillole dei più grandi scrittori e poeti di sempre; gli incipit dei più grandi capolavori di sempre; i premi: con gli elenchi dei vincitori dei premi più importanti (Nobel per la letteratura, Man Booker Prize, National Book Award, Pulitzer, Goncourt, Médicis, Renaudot, Goethe, Strega, Viareggio, Campiello, Cervantes...); i best seller: i maggiori di sempre, le serie best seller, i best seller anno per anno dal 1900 a oggi; le stroncature più celebri e più strane, i libri-film: i più importanti libri trasformati in film; le curiosità intorno ai libri; cibo e alcool: cocktail e ricette della letteratura; le più commoventi e divertenti frasi sui libri; una breve storia dell’editoria, da Gutenberg a oggi. Un catalogo, un repertorio, una enorme serie di elenchi, nomi, titoli, richiami. Un modesta guida verso il paradiso per chi ama leggere."
Riso nero di Sherwood Anderson, tradotto da M. Pirulli ed Edito da Cliquot. Collana: Biblioteca. Anno edizione: 2016. Pagine: Brossura.
- "Nell'America degli anni Venti Bruce Dudley lascia la moglie e il mestiere di giornalista per cercare un'identità più vera. Si mette in viaggio, discendendo il Mississippi come un moderno Huckleberry Finn, per poi raggiungere la cittadina di Old Harbor, nella valle del fiume Ohio, dove da bambino aveva vissuto con la famiglia. Sembra che quell'inquietudine esistenziale che lo accompagna abbia lasciato spazio a una ferma serenità, ma l'incontro con una donna lo costringe a rimettere tutto in discussione. Scritto con il fresco e vibrante stile dei modernisti europei, "Riso nero è un romanzo" del 1925 sulla ricerca della libertà individuale, sul rapporto fra bianchi e neri, sulla critica alle castranti convenzioni sociali - temi già percorsi da Anderson nelle raccolte di racconti per cui è maggiormente celebre - e, in ultima analisi, sulla perdita dell'innocenza, mito caro ai più grandi romanzieri americani. Cliquot lo ripropone in una nuova traduzione dopo quella di Cesare Pavese del 1932.".
"Prima che nascessi e arrivassi da me ho sognato parole d'amore per te". Età di lettura: da 3 anni.
Appunti da un bordello turco di Philip Ó Ceallaigh, tradotto da Friani Stefano ed edito da Racconti. Anno edizione: 2016. Pagine: 343 p., Brossura.
"Appunti da un bordello turco" segna un duplice esordio: quello di Philip Ó Ceallaigh, uno scrittore irlandese giramondo e votato alla missione della short story, e quello di Racconti, una casa per i racconti. Entrambi raminghi sinora, si spera che finalmente possano trovare una sistemazione e mettere su famiglia. Riesce difficile immaginare un altro libro con cui sarebbe potuta partire quest'avventura. Un libro sul mondo e sui suoi margini più estremi: fra Turchia, Romania, Stati Uniti; in diroccate palazzine sovietiche, fra strade sconquassate e inquinate dallo smog, o in mezzo a una natura ostile che sembra volersi riprendere quello spazio che gli esseri umani, violandola, le hanno negato. Un mondo di cinici solitari attrezzati a far fronte alle brutture della società, di sradicati che hanno scordato i rudimenti per stare al mondo e di esploratori alla ricerca di un angolo dove essere finalmente soli, immersi come sono in un perverso gioco dell'oca in cui devono sempre ricominciare da zero i loro percorsi. Filosofi inconsapevoli, ragionano sul male come dei Dostoevskij umiliati e offesi e come Camus dei bassifondi prendono coscienza dell'Assurdo. Diciannove racconti attraversati da un senso dell'umorismo corrosivo e da un'ineguagliabile capacità di rivelare la contraddizione.".
Fuori stagione di Federico Fascetti. Editore: Las Vegas. Collana: I jackpot. Anno edizione: 2017. Pagine: 203 p., Brossura.
Il Pentolino di Antonino di Carrier Isabelle, edito da Kite. Anno edizione: 2011. Pagine: 40 p., ill. Rilegato.
- "Antonino è un bambino che trascina sempre dietro di sè il suo pentolino, non si sa molto bene perché. Un giorno gli è caduto sulla testa e da allora Antonino non è più come tutti gli altri... deve faticare molto di più, e talvolta vorrebbe sbarazzarsi del pentolino, o nascondercisi dentro. Un giorno Antonino incontra un persona speciale che gli fa capire l'unico modo per essere felice: tirare fuori la testa dal pentolino e usarlo per esprimere tutte le proprie qualità. Età di lettura: da 4 anni.".
"Questo libro, scritto dall'ostetrica italiana tra le più esperte nel parto in casa e che da oltre trent'anni assiste le donne rispettando le loro scelte, è il manuale che potrà accompagnarti nel meraviglioso viaggio verso la nascita del tuo bambino, per farti vivere con consapevolezza ed energia ogni momento della gravidanza e del parto. Un viaggio lungo e a volte faticoso che presenta tante tappe: inizia nel desiderio del cuore, prosegue nell'accoglienza del corpo e si trasforma nell'energia inesorabile del parto e nella magia della nascita. Attraverso un approccio circolare, teorico e pratico, fatto di racconti, preziose ricette e risposte alle domande più frequenti, l'autrice spiega come: - trascorrere al meglio i trimestri della gravidanza; - aver cura di sé e del proprio bambino; - decidere in modo consapevole il luogo del parto; - affrontare la nascita con rispetto e serenità... ...per aiutarti a scegliere in libertà insieme al tuo compagno. Marta Campiotti, autrice del libro Nascere dolce e allieva di Frédérick Leboyer, è ostetrica libera professionista a Varese, dove nel 2001 ha fondato la casa maternità Montallegro.".
Chiamami col tuo nome di André Aciman, tradotto da V. Bastia ed editore da Guanda. Collana: Narratori della Fenice. Anno edizione: 2017. Pagine: 271 p., Brossura.
"Vent’anni fa, un’estate in Riviera. Una di quelle estati che segnano la vita per sempre. Elio ha diciassette anni, e per lui sono appena iniziate le vacanze nella splendida villa di famiglia nel Ponente ligure. Figlio di un brillante professore universitario, musicista sensibile, decisamente colto per la sua età, Elio aspetta come ogni anno «l’ospite dell’estate, l’ennesima scocciatura»: uno studente in arrivo da New York per lavorare alla sua tesi di post dottorato. Ma Oliver, il giovane americano, subito conquista tutti con la sua bellezza e i modi disinvolti, quasi sfacciati. Anche Elio ne è irretito. I due ragazzi condividono conversazioni appassionate su libri e film, discussioni sulle loro comuni origini ebraiche, e poi nuotate mattutine, partite a tennis, corse in bici e passeggiate in paese. E tra loro nasce un desiderio inesorabile quanto inatteso, fatto di ossessione e paura, di scaltra dissimulazione e slanci ingenui, vissuto fino in fondo, dalla sofferenza all’estasi. La scoperta di quei giorni estivi e sospesi in Riviera e di un’afosa notte romana è quella, irripetibile, di un’intimità totale, assoluta. Perché l’intensità, la forza di quell’esperienza, l’autenticità di quei sentimenti sono destinate a rimanere insuperate. Chiamami col tuo nome è la storia di un paradiso scoperto e già perduto, una meditazione proustiana sul tempo e sul desiderio, una lunga lettera d’amore, un’invocazione, una domanda che resta aperta per gli anni a venire, finché Elio e Oliver si ritroveranno, un giorno, a cercare parole per dire l’indicibile, per confessare, prima di tutto a se stessi, che «questa cosa che quasi non fu mai ancora ci tenta».".
Anna che sorride alla pioggia. Storia di calzini spaiati e cromosomi rubati di Guido Marangoni. Editore: Sperling & Kupfer. Collana: Pandora. Anno edizione: 2017. Pagine: 204 p., Rilegato.
- "<<L’amore salva? Quante volte ce lo siamo chiesti, avvertendo al tempo stesso l’urgenza della domanda e la difficoltà di dare una risposta definitiva? >>
- Ed è proprio l’interrogativo fondante che Alessandro D’Avenia si pone in apertura di queste pagine, invitandoci a incamminarci con lui alla ricerca di risposte. In questo libro straordinario incontriamo anzitutto una serie di donne, accomunate dal fatto di essere state compagne di vita di grandi artisti: muse, specchi della loro inquietudine e spesso scrittrici, pittrici e scultrici loro stesse, argini all’istinto di autodistruzione, devote assistenti, o invece avversarie, anime inquiete incapaci di trovare pace. Ascoltiamo la frustrazione di Fanny, che Keats magnificava in versi ma con la quale non seppe condividere nemmeno un giorno di quotidianità, ci commuove la caparbietà di Tess Gallagher, poetessa che di Raymond Carver amava tutto e riuscì a portare un po’ di luce nei giorni della sua malattia, ci sconvolge la disperazione di Jeanne Modigliani, ammiriamo i segreti e amorevoli interventi di Alma Hitchcock, condividiamo l’energia quieta e solida di Edith Tolkien. Alessandro D’Avenia cerca di dipanare il gomitolo di tante diversissime storie d’amore, e di intrecciare il filo narrativo che le unisce, in un ordito ricco e cangiante. Per farlo, come un filomito, un “filosofo del mito”, si rivolge all’archetipo di ogni storia d’amore: Euridice e Orfeo. Un mito che svolge la sua funzione di filo (e in greco antico per indicare “filo” e “racconto” si usavano due parole molto simili, mitos e mythos) perché contempla tutte le tappe di una storia d’amore, tra i due poli opposti del disamore (l’egoismo del poeta che alla donna preferisce il proprio canto) e dell’amore stesso (il sacrificio di sé in nome dell’altro). Ogni storia è una storia d’amore è così un libro che muove dalla meraviglia e sa restituire meraviglia al lettore. Perché ancora una volta D’Avenia ci incanta e ci sorprende, riuscendo nell’impresa di coniugare il godimento puro del racconto e il piacere della scoperta. E con slancio ricerca nella letteratura – le storie che alcuni uomini, nel tempo, hanno raccontato su se stessi e l’umanità a cui appartengono – risposte suggestive e potenti, ma anche concrete e vitali. Per poi offrirle in dono ai lettori, schiudendo uno spiraglio da cui lasciar filtrare bagliori di meraviglia nel nostro vivere quotidiano, per rinnovarlo completamente nella certezza che “noi siamo e diventiamo le storie che sappiamo ricordare e raccontare a noi stessi”.
"La triste realtà è che un’informazione attendibile e critica sui cosmetici nel nostro paese praticamente non esiste. Siamo sommersi da ogni tipo di informazione sui cosmetici. La televisione ci bombarda di pubblicità, le riviste reclamizzano le ultime novità in fatto di mascara e di miracolosi shampoo riparatori e, in particolar modo su internet, ci imbattiamo di continuo in articoli che ci mettono in allarme su prodotti e ingredienti che ci possono causare disturbi e malattie. Siamo frastornati. Di quello che ci spalmiamo addosso sappiamo solo ciò che il marketing vuole farci sapere, ovvero poco e, soprattutto, non sempre qualcosa che sia in grado di aiutarci a scegliere in maniera consapevole. La triste realtà è che un’informazione attendibile e critica sui cosmetici nel nostro paese praticamente non esiste. Beatrice Mautino, biotecnologa e divulgatrice scientifica, ha provato a ovviare a questa grave lacuna mettendosi dalla parte di chi entra in un negozio e vuole acquistare prodotti efficaci e non dannosi per migliorare il proprio aspetto e il proprio benessere, senza essere ingannato dalla pubblicità. Così fra le pagine di questo libro troverete molte risposte alle tante domande che ci facciamo ogni giorno sui prodotti contro le rughe e la cellulite, sulle creme solari, gli shampoo, le cerette e tanto altro. Non troverete pubblicità, ma solo i trucchi, quelli veri, per difendersi da truffe e false promesse. In Appendice: Leggende e miti da sfatare".
"Ci sono storie capaci di toccare le emozioni più profonde: Eppure cadiamo felici è una di quelle. Enrico Galiano insegna lettere ed è stato nominato nella lista dei migliori cento professori d’Italia. I giovani lo adorano perché è in grado di dare loro una voce. «Sai perché mi scrivo sul braccio tutti i giorni quelle parole, “la felicità è una cosa che cade”? Per ricordarmi sempre che la maggior parte della bellezza del mondo se ne sta lì, nascosta lì: nelle cose che cadono, nelle cose che nessuno nota, nelle cose che tutti buttano via.» Il suo nome esprime allegria, invece agli occhi degli altri Gioia non potrebbe essere più diversa. A diciassette anni, a scuola si sente come un’estranea per i suoi compagni. Perché lei non è come loro. Non le interessano le mode, l’appartenere a un gruppo, le feste. Ma ha una passione speciale che la rende felice: collezionare parole intraducibili di tutte le lingue del mondo, come cwtch, che in gallese indica non un semplice abbraccio, ma un abbraccio affettuoso che diventa un luogo sicuro. Gioia non ne hai mai parlato con nessuno. Nessuno potrebbe capire. Fino a quando una notte, in fuga dall’ennesima lite dei genitori, incontra un ragazzo che dice di chiamarsi Lo. Nascosto dal cappuccio della felpa, gioca da solo a freccette in un bar chiuso. A mano a mano che i due chiacchierano, Gioia, per la prima volta, sente che qualcuno è in grado di comprendere il suo mondo. Per la prima volta non è sola. E quando i loro incontri diventano più attesi e intensi, l’amore scoppia senza preavviso. Senza che Gioia abbia il tempo di dare un nome a quella strana sensazione che prova. Ma la felicità a volte può durare un solo attimo. Lo scompare, e Gioia non sa dove cercarlo. Perché Lo nasconde un segreto. Un segreto che solamente lei può scoprire. Solamente Gioia può capire gli indizi che lui ha lasciato. E per seguirli deve imparare che il verbo amare è una parola che racchiude mille e mille significati diversi. Ci sono storie capaci di toccare le emozioni più profonde: Eppure cadiamo felici è una di quelle. Enrico Galiano insegna lettere ed è stato nominato nella lista dei migliori cento professori d’Italia. I giovani lo adorano perché è in grado di dare loro una voce. Grazie al suo modo non convenzionale di insegnare, in breve tempo è diventato anche un vero fenomeno della rete: ogni giorno i suoi post su Facebook e i suoi video raggiungono milioni di visualizzazioni. Un romanzo su quel momento in cui il mondo ti sembra un nemico, ma basta appoggiare la testa su una spalla pronta a sorreggere, perché le emozioni non facciano più paura.".
L' ospite inquietante. Il nichilismo e i giovani di Umberto Galimberti, edito da Feltrinelli. Collana: Serie bianca. Anno edizione: 2007. Pagine: 180 p., Brossura.
"Il nichilismo, la negazione di ogni valore, è anche quello che Nietzsche chiama "il più inquietante fra tutti gli ospiti". Si è nel mondo della tecnica e la tecnica non tende a uno scopo, non produce senso, non svela verità. Fa solo una cosa: funziona. Finiscono sullo sfondo, corrosi dal nichilismo, i concetti di individuo, identità, libertà, senso, ma anche quelli di natura, etica, politica, religione, storia, di cui si è nutrita l'età pretecnologica. Chi più sconta la sostanziale assenza di futuro che modella l'età della tecnica sono i giovani, contagiati da una progressiva e sempre più profonda insicurezza, condannati a una deriva dell'esistere che coincide con il loro assistere allo scorrere della vita in terza persona. I giovani rischiano di vivere parcheggiati nella terra di nessuno dove la famiglia e la scuola non "lavorano" più, dove il tempo è vuoto e non esiste più un "noi" motivazionale. Le forme di consistenza finiscono con il sovrapporsi ai "riti della crudeltà" o della violenza (gli stadi, le corse in moto). C'è una via d'uscita? Si può mettere alla porta l'ospite inquietante?".
“Ritengo sia possibile indicare una lista di caratteristiche tipiche di quello che vorrei chiamare l’‘Ur-Fascismo’, o il ‘fascismo eterno’. L’Ur-Fascismo è ancora intorno a noi, talvolta in abiti civili. Sarebbe così confortevole, per noi, se qualcuno si affacciasse sulla scena del mondo e dicesse: ‘Voglio riaprire Auschwitz, voglio che le camicie nere sfilino ancora in parata sulle piazze italiane!’ Ahimè, la vita non è così facile. L’Ur-Fascismo può ancora tornare sotto le spoglie più innocenti. Il nostro dovere è di smascherarlo e di puntare l’indice su ognuna delle sue nuove forme – ogni giorno, in ogni parte del mondo.” - Umberto Eco.
"Un pomeriggio di tre anni fa, mentre stavo sul divano a leggere, un'idea mi ha trapassata come un raggio dall'astronave dei marziani. Vorrei raccontare così l'ispirazione di questo romanzo, ma penso fosse un'idea che avevo da tutta la vita. "Sappiamo già tutto di noi, fin da bambini, anche se facciamo finta di niente" dice Lea, la protagonista della storia.Ho immaginato una donna che capisce di non doversi più vergognare del suo lato buio, l'ansia. Lea odia l'ansia perché sua madre ne era devastata, ma crescendo si rende conto di non poter sfuggire allo stesso destino: è preda di pensieri ossessivi su tutto quello che non va nella sua vita, che, a dire il vero, funzionerebbe abbastanza. Ha tre figli, un lavoro stimolante e Shlomo, il marito israeliano di cui è innamorata. Ma la loro relazione è conflittuale, infelice. "Shlomo sostiene che innamorarci sia stata una disgrazia. Credo di soffrire più di lui per quest'amore disgraziato, ma Shlomo non parla delle sue sofferenze. Shlomo non parla di sentimenti, sesso, salute. La sua freddezza mi fa male in un punto preciso del corpo." Perché certe persone si innamorano proprio di chi le fa soffrire? E fino a che punto il corpo può sopportare l'infelicità in amore?Nella vita di Lea improvvisamente irrompono una malattia e nuovi incontri, che lei accoglie con curiosità, quasi con allegria: nessuno è più di buon umore di un ansioso, di un depresso o di uno scrittore, quando gli succede qualcosa di grosso. "Daria Bignardi.
"«E papà suonò da solo. Io non lo avrei confessato nemmeno a me stesso, ma ero orgoglioso e fiero di lui, e avrei voluto dire a chi mi stava vicino che il signore alto, magro, dall'aspetto elegante che era seduto al piano e sembrava molto piú giovane dei suoi cinquantun anni, era mio padre. Quando finí, inseguendo il senso di ciò che aveva suonato in due scale conclusive e malinconiche, scoppiò un applauso pieno di simpatia. E anch'io applaudii e continuai a farlo finché non fui sicuro che mi avesse visto, perché cominciavo a capire che esistono gli equivoci e non volevo che ce ne fossero in quel momento». Antonio è un liceale solitario e risentito, suo padre un matematico dal passato brillante; i rapporti fra i due non sono mai stati facili. Un pomeriggio di giugno dei primi anni Ottanta atterrano a Marsiglia, dove una serie di circostanze inattese li costringerà a trascorrere insieme due giorni e due notti senza sonno. È cosí che il ragazzo e l'uomo si conoscono davvero, per la prima volta; si specchiano l'uno nell'altro e si misurano con la figura della madre ed ex moglie, donna bellissima ed elusiva. La loro sarà una corsa turbinosa, a tratti allucinata a tratti allegra, fra quartieri malfamati, spettacolari paesaggi di mare, luoghi nascosti e popolati da creature notturne. Un viaggio avventuroso e struggente sull'orizzonte della vita. Con una lingua netta, di precisione geometrica eppure capace di cogliere le sfumature piú delicate, Gianrico Carofiglio costruisce un indimenticabile racconto sulle illusioni e sul rimpianto, sul passare del tempo, dell'amore, del talento.".
"Dopo la morte della nonna, una giovane ragazza danese decide di tornare a Suduroy - l’isola dell’arcipelago delle Faroe da cui proviene la sua famiglia - a cercare le sue origini in una cultura che ha ereditato ma che non le appartiene e in una lingua estranea in cui «non sa neppure pronunciare il suo nome.» L’unico legame concreto con quel mondo è il rapporto con i nonni Marita e Fritz, emigrati in Danimarca negli anni ’30, la sua immaginazione e tutti gli aneddoti che fin da piccola le hanno raccontato. È stata la vita durissima dei pescatori nel mare del Nord, «il posto in cui l'uomo è meno benvenuto al mondo» a far nascere in Fritz il desiderio di un destino diverso, ed è l’urgente desiderio di felicità e la necessità di sfuggire alla durezza della vita a guidare tutta questa grande saga famigliare che si snoda tra la Danimarca e isole sperdute nell'Oceano Atlantico del Nord. Una storia che racconta quasi un secolo di storia e di vite, dall’amore segreto tra Marita e Ragnarr il Rosso, al patto tra Jegvan e Ingrún, la più ricca dell’isola, e allo sfortunato destino del figlio di Beate, passando attraverso la Seconda guerra mondiale, il protettorato inglese e la lotta per l’indipendenza. Con una lingua ispirata, densa, poetica e a tratti incantata Siri Ranva Hjelm Jacobsen ci parla di amore, di emigrazione, di quello che si perde e si acquista nel nascere in un paese straniero, della nostalgia di casa, della riscoperta delle proprie radici e delle leggende popolari che sopravvivono allo scorrere del tempo. E sullo sfondo di tutta la narrazione, una natura grandiosa e indomita che non si piega mai alla volontà umana e anzi sopravvive nel cuore della protagonista, che non vi è nata, eppure non può fare a meno di amarla.".
"Un libro dedicato a tutti coloro che pensano che ormai non si possa più ricominciare.Ricominciare è possibile, sempre. È questo il messaggio che Fabio Rosini vuol trasmettere con questo libro ricco di concretezza e speranza. Ma per ricominciare bisogna iniziare dal caos. Dall’accettare di essere sbreccati come una tazza vecchia. Di non essere simmetrici. Di aver perso già dei pezzi, pure se si è molto giovani. Per ricominciare dobbiamo prima accettare che ogni fine non è che l’inizio di qualcos’altro e comprendere che nessuno si inizia da sé. L’inizio è infatti un dono di qualcuno. L’arte di ricominciare è un cammino spirituale in sei giorni – i sei giorni della creazione – verso qualcun Altro, verso Colui che è il principio di tutte le cose e la strada per ritrovare la vita."
Uomini che restano di Sara Rattaro. Editore: Sperling & Kupfer. Collana: Pandora. Anno edizione: 2018. Pagine: 250 p., Rilegato.
"All’inizio non si accorgono nemmeno l’una dell’altra, ognuna rapita dal panorama di Genova, ognuna intenta a scrivere sul cielo limpido pensieri che dentro fanno troppo male. Fosca e Valeria si incontrano per caso nella loro città, sul tetto di un palazzo dove entrambe si sono rifugiate nel tentativo di sfuggire al senso di abbandono che a volte la vita ti consegna a sorpresa, senza chiederti se ti senti pronta. Fosca è scappata da Milano e dalla confessione scioccante con cui suo marito ha messo fine in un istante alla loro lunga storia, una verità che per anni ha taciuto a lei, a tutti, persino a se stesso. Valeria nasconde sotto un caschetto perfetto e un sorriso solare i segni di una malattia che sta affrontando senza il conforto dell’uomo che amava, perché lui non è disposto a condividere con lei anche la cattiva sorte. Quel vuoto le avvicina, ma a unirle più profondamente sarà ben presto un’amicizia vera, di quelle che ti fanno sentire a casa. Perché la stessa vita che senza preavviso ti strappa ciò a cui tieni, non esita a stupirti con tutto il buono che può nascondersi dietro una fine. Ti porta a perderti, per ritrovarti. Ti costringe a dire addio, per concederti una seconda possibilità. Ti libera da chi sa soltanto fuggire, per farti scoprire chi è disposto a tutto pur di restare al tuo fianco: affetti tenaci, nuovi amici e amici di sempre, amori che non fanno promesse a metà. Sara Rattaro racconta le nostre emozioni come se sapesse leggerci dentro. Sono nostre le paure e le speranze, le illusioni e gli smarrimenti di fronte alle mille variabili dell’amore, alle traiettorie imprevedibili dell’esistenza. Sono eroi normali quelli che vincono in questa storia, donne e uomini che hanno il coraggio di lottare nei momenti più duri, di accettarsi senza indossare maschere, di tenere aperta la porta del cuore per esporsi al destino e ricominciare.".
Principesse. Dimenticate o sconosciute di Philippe Lechermeier e Rébecca Dautremer. Traduttore: G. Pepe. Editore: Rizzoli. Edizione: 7. Anno edizione: 2015. Pagine: 91 p., ill. , Rilegato.
""In "Principesse" incontrerete, sì, Cenerentola e altre fanciulle rinomate, ma soprattutto principesse dimenticate o ingiustamente ignorate. Ma non è tutto, in "Principesse" scoprirete storie, aneddoti, segreti e ritratti. Cose che vi faranno ridere, altre che vi faranno paura e altre ancora che vi faranno sognare." Età di lettura: da 4 anni."
"La sera in cui Giada si ammazza, Daria precipita in una sofferenza che nutre con devozione religiosa, perché è tutto ciò che le resta della figlia. Una sofferenza che la letteratura non deve aver paura di affrontare. Per questo siamo disposti a seguire Daria nel suo buio, dove neanche il marito e l’altro figlio riescono ad aiutarla; davanti allo scandalo di una simile perdita, ricominciare a vivere sembra un sacrilegio. Daria si barrica dietro i ricordi: quando non riusciva ad avere bambini e ne voleva uno a ogni costo, quando finalmente ha adottato Giada e il mondo «si è aggiustato», quando credeva di essere una mamma perfetta e che l’amore curasse ogni ferita. Con il calore avvolgente di una melodia, Michela Marzano dà voce a una madre e al suo struggente de profundis. Scavando nella verità delle relazioni umane, parla di tutti noi. Del nostro desiderio di essere accolti e capiti, della paura di essere abbandonati, del nostro ostinato bisogno di amore, perché «senza amore si è morti, prima ancora di morire».".
L' eleganza del riccio di Muriel Barbery. Tradotto da E. Caillat e C. Poli. Editore: E/O. Anno edizione: 2014. Pagine: 318 p., Rilegato.
Stanza, letto, armadio, specchio di Emma Donoghue. Traduttore: C. Spallino Rocca, Editore: Mondadori, Collana: Scrittori italiani e stranieri, Anno edizione: 2010, Pagine: 339 p., Rilegato.
"Quando Luce e Pietro si recano in ambulatorio per fare una delle ultime ecografie prima del parto, sono al settimo cielo. Pietro indossa persino il maglione portafortuna, quello tutto sfilacciato a scacchi verdi e blu delle grandi occasioni. Ci sono voluti anni per arrivare fin qui, anni di calcoli esasperanti con calendario alla mano, di "sesso a comando", di attese col cuore in gola smentite in un minuto. Non appena sul monitor appare il piccolo Lorenzo, però, il sorriso della ginecologa si spegne di colpo. Lorenzo è troppo "corto". Ha qualcosa che non va. Comincia così il viaggio di una coppia nella nebbia di una realtà sconosciuta. Luce e Pietro sono chiamati a prendere una decisione irrevocabile, che cambierà per sempre la loro vita e quella di chi gli sta intorno. Qual è la cosa giusta quando tutte le strade li conducono a un vicolo cieco? E l'amore fino a che punto potrà salvarli? "Nessuno sa di noi" è la storia della nostra fragilità. Di un mondo che si lacera come carta velina e di un grande amore che tenta in ogni modo di ricomporlo.".
"Lasciar perdere è fiducia, misericordia, rispetto della vita altrui. Lasciar vincere è presunzione. Se cerchi e riconosci solo la vittoria e durante la partita non ti diverti, sì... per me hai perso in partenza. Sono un libro e nell'attesa vivo la curiosità degli occhi, faccio baratto di carezze con le mani dei bambini, giro il mondo senza pagare il biglietto, ma diventandolo, non combatto battaglie perché non combatto guerre non mi regalo mi condivido. Anche dove non sembra la mia storia è anche la tua, gira con me girerai il mondo anche nel verso contrario. Sono nato per lasciar perdere, e vivere."
26 commenti
Mi piacciono sempre molto le rubriche che parlano di consigli letterari, riesco sempre a trovare qualche buon libro!
RispondiEliminaAnche se devo ammettere che a quanto pare in linea generale i nostri gusti non coincidono molto (in pratica di tutti ilibri che hai elencato ho letto solo l'eleganza del riccio), due o tre titoli interessanti me li sono segnati (come il libro sui prodotti di make up)! :)
Baci!
S
https://s-fashion-avenue.blogspot.it/
ahahah tu che libri leggi solitamente? :) Io qui ho alcuni libri che devo leggere per lavoro (tutti quelli sulla gravidanza e la maternità più o meno)! Altri per piacere! :) Quello dei cosmetici ispira tantissimo anche a me e non vedo l'ora di leggerlo e parlarvi!
Eliminaio sto leggendo pochissimo. di ciò non sono turbato affatto
RispondiEliminaCi sono momenti che uno non ha voglia di leggere, l'importante è tenere comunque la mente aperta! :)
EliminaAlla faccia quanti titoli! Ammetto che molti non li conoscevo nemmeno..
RispondiEliminaEh si, non vedo l'ora di leggerli tutti! :)
EliminaNe ho letto solo uno O_O non mi resta l'atra scelta che farmi una lista x i prossimi acquisti ^_*
RispondiEliminaUuuuh quale hai letto? Ti è piaciuto? :)
EliminaLa bignardi anche no dai 😂
RispondiEliminaBella lista particolare^^ complimenti 😘💞💕❤️
ahahah ma no perchè? Mi ispira tanto questo libro sull'ansia! :)
EliminaCiao! Grazie per la tua visita!
RispondiEliminaAccidenti quanti consigli utili, io ho solo letto letto l'eleganza del riccio. Ma molti altri mi incuriosiscono. Grazie per le dritte!
Ti è piaciuto? lo consiglieresti?
EliminaQui con te e Uomini che restano mi intrigano proprio un sacco
RispondiEliminanuova recensione da me <<< profumi che sanno di pulito >>>
buon mercoledì
Qui con te lo devo leggere assolutamente per lavoro :) Uomini che restano deve essere una lettura veramente riflessiva!
EliminaUna lista molto variegata, complimenti. Eco ed il "Riso nero" sono quelli che mi stuzzicano di più
RispondiEliminaQuello di Eco è di una attualità disarmante secondo me!
EliminaMolti di questi libri li ho già letti, sono in attesa di comprare l'ultimo romanzo della Bignardi e poi leggerò le tue recensioni!
RispondiEliminaUn abbraccio.
Siiii :) E quali ti sono piaciuti e quali no? :) Grazie per la fiducia sulle recensioni! :)
EliminaUna bellissima lista, con varie tipologie di libri
RispondiEliminaAlessandra Style
Grazie mille, non vedo l'ora di finire il primo *.*
EliminaUna lunga e bella lista di libri da leggere, grazie per il suggerimento! Buona serata, baci!
RispondiEliminaGrazie mille :) Spero di essere stata d'ispirazione! :)
EliminaCiao Federica, sono venuta qui per ricambiare il tuo commento da me, ed ho scoperto che non ero iscritta, ho cmq rimediato subito...i libri che vorrei...l'ultimo della trilogia di Dolores Redondo, mai tradotto finora in italiano, i 2 libri di K. Anger Hollywood Babylonia, li avevo ma li lasciai a casa di un ex, perduti...e visto che costano un patrimonio perchè sono molto molto illustrati...niente, ed ora sarebbe una spesa notevole che non posso permettermi...ciao, buon fine settimana!
RispondiEliminauuuh, libri molto interessanti! :) Ah purtroppo quello che si lascia a casa degli ex è perso per sempre!
Eliminasono curiosissima di leggere Guida tascabile per maniaci dei libri *-*
RispondiEliminaDi questi ne ho letti quattro. Isola mi è piaciuto tantissimo.
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