Listography #19: Your Most Embarrassing Moments or Habits

In poche parole Nadia vuole un elenco delle nostre peggio figure, roba che a me servirebbe una giornata intera!

The Life In A Year

- Piangere in Pubblico: la metto fra le figure peggiori da me fatte, e non sapete quante volte sono scoppiata a piangere in luoghi aperti in mezzo a un mare di persone. è una cosa che odio, e poi quando piango sono bruttissima.

- Combo Figuraccia: una sera, a 14 anni, ero fuori con un amico più grande di me che si era portato con se un altro suo amico davvero carino. La sfortuna ha voluto che io mi affogassi con una noccionilna del gelato al gusto bacio e che nel tossire la sputassi addosso al ragazzo carino e sconosciuto. Anni dopo lo ribecco e lui si ricorda di me e io bella come il sole me ne esco con una domanda del tutto fuori luogo: "come va poi il soffio al cuore?". Patologia di cui io ero a conoscenza non per lui, ma per l'amico in comune. Sarei voluta sprofondare.

- Da bambina ero molto curiosa e innocente, così quando mi accorsi che di notte sui viali della mia città ci stavano delle signorine svestite che fermavano le macchine, chiesi ai miei genitori chi fossero costoro e se potessimo dargli dei miei vestiti vecchi così non giravano mezze nude che magari povere avevano pure freddo. Mamma mi spiegò che quelle erano delle signorine che si chiamavano prostitute e che facevano un lavoro che richiedeva quell'abbigliamento. Così un bel giorno, mentre ero in spiaggia e parlavo con una amichetta, entusiasta per le mie recenti scoperte urlai davanti anche agli amici di famiglia "lo sapete che papà mi ha portato a vedere le prostitute?".

- 3 Anni fa vado per natale in Austria con le amiche. Arrivate a Vienna io e una mia carissima amica ci separiamo dal gruppetto ed entriamo in un centro commerciale, sulle scale mobili vediamo un ragazzo bellissimo: occhi verdi, castano e con dei capelli bellissimi e un look da gnoccolone. Io e la mia amica, convinte di essere all'estero e che nessuno possa capire cosa stiamo dicendo, commentiamo quanto sia carino ad alta voce fra noi. Lui si gira e booom...Era italiano. Io sbianco e dalla vergogna perdo l'equilibrio e a momenti non volavo giù per le scale mobili.

- Turno di notte in medicina d'urgenza, io entro nella stanza assieme al tutor da un paziente 25enne. Parliamo e gli chiedo un numero da chiamare in caso di emergenza. Questo mi da il numero, io lo segno e gli chiedo di chi sia, se di un parente o un amico. La sua risposta fu " no, no, è il mio numero! è per te, così quando esco di qui ci sentiamo!". E mi fa pure l'occhiolino davanti al mio tutor.

-Prima notte in medicina d'urgenza, e prima notte che conosco il mio tutor. Entro in una stanza e preoccupata vado dal mio infermiere per dirgli che il paziente non ha completato la terapia endovenosa. Il mio tutor mi guarda e mi chiede che altro avessi notato. "Eh, che il paziente ha l'ossigeno a 10 L in corso, che dorme con una faccia che sprizza dolore, che non ha la flebo in corso..." "Federì, il paziente è morto da meno di 2 minuti, ma è morto!". Volevo defenestrarmi dal 10* piano da sola.

Poi ce ne sarebbero molte altre, ma sono troppo stanca per scriverle....


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2 commenti

  1. Ahahahahahahahahah, sono MORTA! Soprattutto per quella delle prostitute e per il paziente morto. Federì che mi combini?

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    1. Ahahaha vedi che bambina curiosa e buona che ero!?! Guarda quello del paziente morto mi ha fatto capire come io e 11 ore di turno di notte non andiamo bene assieme :) <3

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