"Colazione da Starbucks" di Laura Fitzgerald

Lettore Very Superficial, rieccoci, al nostro appuntamento settimanale :)
Grazie al cielo, questo week-end è finito, almeno per me. Voi come ve la siete spassata durante il week-end?
Oggi, vi parlo di "Colazione da Starbucks" di Laura Fitzgerald, tradotto da L. Prandino, e pubblicato da Piemme.


"Mi chiamo Tamila Soroush.
E voglio le noccioline. Voglio il vino. Voglio guardare un uomo negli occhi senza provare vergogna.
Mi chiamo Tamila Soroush.
E voglio tutto."
Il libro racconta la storia di Tami, una giovane donna iraniana, che con grandi sacrifici da parte dei suoi genitori, viene mandata dall'Iran a Tucson, Arizona, dove abita la sorella maggiore con il marito. Ma come ben sa sia Tami, che sua sorella, quel viaggio in America non è per piacere, ma per trovare marito, e per farlo ha meno di 3 mesi, si perché dopo tale data  il suo visto di soggiorno per rimanere legalmente negli Stati Uniti scadrà.
La vita di Tami, così, inizia a dividersi fra un corso d'inglese al mattino e alla sera fra i vari appuntamenti al buio organizzati per lei dalla sorella, con uomini di prestigio esclusivamente iraniani.
Ma, una mattina, proprio prima di andare a lezione Tami decide di andare a prendere un thè da Starbucks, è lì incontra Ike, che non ha nulla a che fare neanche lontanamente con l'Iran e le sue tradizioni. Così, partono le varie peripezie che porteranno Tami a coltivare il suo sogno tutto americano.
Ce la farà Tami a rimanere in america? E a trovare l'uomo giusto per lei, tradizioni iraniane, permettendo?
Lo stile del libro è scorrevole, frizzante e divertente. Laura Fitzgerald riesce a far entrare il lettore nella cultura iraniana e a mostrare il mondo occidentale, a noi così ben noto, attraverso gli occhi "vergini" di questa ragazza iraniana.
Più che un semplice romanzo rosa, esso ha tutte le caratteristiche di un romanzo di formazione. Tami, sebbene non sia un adolescente per la sua età biologica, ha vissuto sempre in un luogo dove i suoi diretti erano presso poco inesistenti e una volta in America si trova a far fronte con il fatto di essere una donna. La sua è una conquista della propria identità, del proprio scoprire di valere di più di ciò che per una vita si ha creduto.
Insomma, un libro che merita di essere letto e perché no, anche un po amato.

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