Piccolo Disagio

Lunedì parto e spero vivamente, anche se conoscendomi ne sono sicura, che il mio umore migliori. Il "periodo No" è tornato con il suo sequel molto più spaventoso e irritante del primo. Saranno gli ormoni a mille o i residui dell'adolescenza, ma sono entrata in una fase emotiva, da far disgustare perfino Bridget Jones.
Sbalzi di umore a mille, piango davanti alla televisione per le stupidate più stupidate come la pubblicità dell'Enel (son da ricoverò lo so!). Mi saltano i nervi e poi mi viene da piangere se qualcuno mi da buca. Ho la costante voglia di litigare con le persone che mi irritano. Mi viene la malinconia e l'angoscia se so di qualche mio passato flirt che ha iniziato ha frequentarsi con qualche altra ragazza,(che poi questi fetenti le scelgono pure gnocche). Insomma, questo infausto "periodo No" è caratterizzato non da una serie di eventi esterni, ma da un disagio interno.
Un disagio che ti prende quando ti ritrovi a una festa e ti accorgi che mentre tutti ballano, tu stai seduta in un tavolino in disparte a pensare al nulla cosmico con un intensità tale da farti corrugare la fronte (esperienza vissuta stasera, oltretutto).
Il mio essere è avvolto dalla nebbia, non riesco a vedere qualcosa che mi piaccia nemmeno con il lanternino al momento. Ma passerà, queste cose passano sempre. Il bello dell'essere così giovani e (molto) leggermente immaturi sta nell'addormentarsi con il gelo dentro, e risvegliarsi con il sole.

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