"Hunger Games" di Suzanne Collins

Lettore Very Superficial, buon inizio settimana. Oggi, sono stata poco bene quindi mi sono dedicata al dolce far nulla e ho ripreso in mano vecchie letture che mi avevano colpito quando le avevo lette la prima volta.
Oggi, ti parlo di "Hunger Games" di Suzanne Collins, tradotto da F. Baracchini e S. Brogli, pubblicato da Mondadori.


         “Quando arriverà il momento sono sicuro che ucciderò come chiunque altro. Non posso darmi per vinto senza combattere. Solo continuo ad augurarmi di trovare un modo per… per dimostrare a 
quelli di Capitol City che non sono una loro proprietà. Che sono più di una semplice pedina."

Ogni anno, una ragazza e un ragazzo di età compresa fra i 12 e i 18 anni vengono estratti dai 12 distretti appartenenti a Capitol City. I ragazzi estratti dovranno affrontarsi nel Hunger Games, un show televisivo che consiste in un arena dove i 24 ragazzi si dovranno affrontare fino all'ultimo sangue. Il motto è semplice: uccidi o muori. Il giorno delle estrazioni però nel Distretto 12 succede qualcosa di mai visto prima. Una ragazza, Katiniss si offre come volontaria per partecipare agli Hunger Games. Si propone per salvare la sua sorellina Prima, di soli 12 anni, che era stata estratta al suo posto. Insieme a lei, viene estratto Peeta, un ragazzo che lavora presso il panificio del distretto. I due sono i due tributi del Distretto 12 e insieme dovranno combattere nell'arena contro altri ragazzi e bambini, per aver salva la vita. Solo uno può uscire dall'arena. Katniss, seguita da Peeta, viene catapultata in un mondo crudele, dove nulla è abbandonato al caso, dove conta lo spettacolo più che la persona. Infatti, i vari tributi possono ricevere l'aiuto necessario anche grazie ai favori del pubblico. Ciò che Capitol City non si aspetta, però è che una semplice ragazza a volte può cambiare le regole...
"Hunger Games" è il primo libro di una trilogia ideata da Suzanne Collins e che ha come protagonista Katniss. Sono molto legata a questa trilogia, la prima volta che la lessi (l'hanno scorso) mi piacque così tanto che ne parlai persino nella mia tesina per l'orale della maturità (tesina che riguardava il tema della ribellione).
La Collins ha uno stile molto scorrevole, fresco e coinvolgente. L'autrice descrive divinamente l'ambiente in cui si svolge la vicenda, il lettore, infatti, non fa alcuna fatica ad immaginarsi il Distretto 12 o l'arena. Anche la psicologia dei personaggi è ben descritta e approfondita. Ogni meccanismo di questa società distopica nel quale si trova la protagonista è minuziosamente spiegato, ciò aiuta il lettore a non perdersi fra le pagine del libro e a capire ancora meglio le scelte di Katniss o di Peeta.
L'autrice del libro ci propone temi importanti come la ribellione, la sopravvivenza, il controllo di massa da parte di un regime totalitario e l'indipendenza che si lega profondamente alla interdipendenza. "Hunger Games" è un libro che merita una lettura attenta se si vogliono snocciolare per bene tutti i punti salienti.
Ho amato il personaggio di Katniss. Finalmente, una protagonista forte, che prende scelte di petto, che si ribella a quello che le accade intorno. Insomma, un personaggio con del carattere. Notevole è anche come la Collins sia riuscita a far travedere nella forza di Katniss le sue fragilità, ciò che l'ha spinta a sacrificarsi per Prim (la sua sorellina), il legame che si crea fra lei e Rue (una bambina che è stata scelta come Tributo dal Distretto 11). La ribellione di Katnissi è quasi del tutto involontaria, data dalla rabbia più che da fini superiori e ben premeditati.
Incantevole anche il personaggio di Peeta. Lui è il vero ribelle del libro, se non di tutta la trilogia. Lui che è il ragazzo del pane e vuole rimanere tale. Che preferirebbe morire, piuttosto che diventare un feroce assassino per avere salva la vita. Peeta ha capito sin da subito la strategia del gioco. Gli Hunger Games sono uno spettacolo, se si vuole avere anche la sola minima possibilità di sopravvivenza bisogna dare qualcosa da vedere al pubblico, qualcosa per cui farsi amare.
Commovente e toccante è il personaggio di Rue, che riesce ad entrare dentro il cuore del lettore. Forse perchè su di lei, Katniss riversa quell'affetto destinato a Prim, quell'amore che l'aveva spinta a proporsi come volontaria per salvare la sorellina.
Ho trovato geniale il personaggio di Haymitch, che nel libro è l'allenatore affidato da Capitol City ai due ragazzi dei Distretto 12. Lui ha vissuto sulla sua pelle gli Hunger Games, ha lottato nell'arena e ne è uscito vincitore. Ma in realtà, ha perso tutto. Ha sviluppato una dipendenza dall'alcol, ha visto che una volta che si entra dentro l'arena non se ne può più uscire. Lui rappresenta quello che Peeta non vuole diventare. Il personaggio di Haymitch mette davanti allo spettatore che cosa significa realmente partecipare agli Hunger Games, dove una vittoria è uguale alla sconfitta.
Alcuni pezzi del libro mi hanno richiamato alla mente "1984" di Georg Orwell, ciò non ha fatto altro che accrescere la mia simpatia per il libro.
Se siete in vena di leggere dei romanzi ambientati in una società distopica, con una trama e personaggi significativi vi consiglio vivamente di leggere questo libro e i successivi ("La Ragazza di Fuoco" e "Il Canto Della Rivolta" sempre editi da Mondadori).

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7 commenti

  1. Ciao un saluto per augurarti una buona giornata e farti i complimenti per questo bellissimo e profondo angolo e per questa bella e appassionata recensione, di un romanzo davvero toccante. C'è bisogno di blog come il tuo....

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    1. Grazie cara, auguro anche a te un buon proseguimento di settimana :) grazie mille per le belle parole mi hanno fatto molto piacere :) un bacio

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  2. bella recensione :) questo genere richiama il buon Orwell come dici tu, mi è venuta in mente la fattoria degli animali oppure quello che succedeva ai Maya col gioco della pelota :) Buona guarigione!!

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    1. Guaritaaa :) e si, va bhe che con Orwell con me sfondi una porta aperta, io lo adoro tanto che anche lui era finito nella famosa tesina sulla ribellione! Un bacio e grazie per i tuoi commenti :)

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  3. Ciao, mi è piaciuta molto questa recensione e volevo chiederti un favore. Anche io ho deciso di portare The Hunger Games come tema principale la ribellione, però non riesco a trovare niente per italiano, ho pensato "L'allegria" di Ungaretti ma non ne sono del tutto convinta, tu che ne pensi?

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  4. Wow, grazie mille :) guarda io più che un Ungheretti con "L'Allegria", porterei un Leopardi e un Pirandello (io nella mia gli avevo portati e avevo portato anche Manzoni). Se fai liceo Leopardi ti viene comodo perché in un orale è molto probabile che ti chiedano, oltre alla tesina, Shopenauer. Di Leopardi c'è un dialogo veramente adatto che fa parte delle "Operette Morali" ed è: "Dialogo fra la Natura e un Islandese". Dove si evince il fatto che la natura è matrigna e l'uomo per quanto fugga da essa non si può realmente ribellare, tanto che sebbene l'Islandese (il protagonista dell'operetta) scappi nel luogo più remoto del mondo per fuggire dalla natura, egli non fa altro che andargli in contro. Sempre di Leopardi, puoi far vedere come verso la fine della sua vita il suo pensiero riguardo alla speranza dell'uomo di ribellarsi alla natura sia cambiato. Nella "Ginestra" Leopardi fa capire che sebbene l'unico modo che ha l'uomo per ribellarsi alla natura sia quello di essere unito e complice con altri uomini. Pirandello te lo consiglio perché mostra come i personaggi una volta che escono fuori dalla loro "maschera", si ribellano al ruolo che la società gli ha attribuito non possono tornare più indietro (vedi per esempio "Il fu il Mattia Pascal). Una volta che ti ribelli dal ruolo che la società ti ha dato, le tue speranze sono due: o diventi folle o devi ritrovare una nuova "maschera" senza però alcuna speranza di tornare ad essere quello che eri prima. Naturalmente sono tutti aspetti da approfondire....spero di esserti stata di aiuto, poi fammi sapere che cosa porti e come va l'esame... Un bacione e In bocca al Lupo per tutto!

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  5. Ciao, anche io voglio portare la trilogia di HG come tesina ma non so come impostare la mappa e come introdurre la storia alla commissione visto che molti prof non la conoscono. Potresti darmi una mano? grazie mille

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