Allora, sto aspettando una mia amica che ha portato un c.v al provveditorato della regione. E mi sto pienamente convincendo che, se nella mia città un buon 70% è composto da gente montata, scortese e non del tutto ok, sicuramente un buon 60% di codesto 70% lavora qui.
All'esterno dell'edificio vi sono i fumatori incalliti fra i quali le donne hanno questa aria così da superiori da dare sui nervi persino a un santo e gli uomini (quasi tutti vecchi e sbavosi) ti guardano come se fossi il tacchino farcito del Ringraziamento pronto per essere scotennato.
La donnina all'entrata ha l'educazione al di sotto delle scarpe. Urla, sbraita, fa tutto tranne il suo lavoro e viene rimproverata da un superiore in giacca e cravatta che gli dice che da quando c'è lei il provveditorato sta facendo una figuraccia e che lei è una grande cafona. Tale strigliata l'ha rimessa al suo posto. Continua a fissare il tipo della sgridata fra rabbia omicida e "oh, mio dio ti sbatterei alla parete e inizierei a baciarti con fare molesto". Mi viene da ridere, in fin dei conto siamo tutti uguali: un lavoro un po' più rispettabile, e via che parte la montatura di testa. Spero che la mia amica non diventi così, lei non è così. Ma forse anche questa tipa che risponde al telefono e controlla i vari pass a 19 anni era simpatica e non una rompi scatole.
Ho un po' paura, non è che crescendo diventerò anche io una frequentatrice fissa di quel famoso 70% di persone idiote della mia città?
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