Stavo sistemando la mia camera o almeno ci stavo provando e mi sono imbattuta nei miei vecchi quadernoni di scuola elementare. Quaderni con le copertine infestate d'immagini di cartoni animati o di cuccioli. E per quanto le copertine fossero innocue, ciò che vi era dentro mi ha intossicato. Gli ho sfogliati, alcuni gli ho anche riletti (errore madornale). E oltre a insistenti sbagli di sintassi e di ortografia, mi son ritrovata a fare i conti con la bambina che ero stata. Con quella bambina che ho cercato di nascondere nel profondo, di soffocare nell'abisso di me stessa, perché non avevo il coraggio di guardarla in faccia. Ho osservato le mie cicatrici interiori e mi sono accorta che quella bambina, rinchiusa in quei quaderni raccontava di loro, di quando loro sanguinavano e bruciavano. Mi sono accorta che quella piccoletta è rimasta tale dentro di me, non le ho permesso di crescere, per quanto l'abbia coccolata e cercata di proteggerla nascondendola dal mondo e da me. Così eccola lì, quella nana che si rispecchia ancora nelle fotografie di me quando avevo la sua età. Che dentro di me è ancora bassa e riccia, urla, piange e si nasconde dietro un sorriso arrabbiato. Quel sorriso arrabbiato che conosco così bene, che è in grado di spezzarti il cuore al solo sguardo. E mentre leggevo le sue parole, le stesse che ogni tanto sento riecheggiar nella mia testa, mi accorgo di come non l'abbia amata quando dovevo.
Quindi, vorrei sapere da voi, che si prova ad amarsi?
Perché mi rendo conto che non ho imparato a farlo da piccola e tutt'ora oggi non ho insegnato a quella parte di me, rimasta ancora bambina, a farlo.
Ma se non si ama lei che è così innocente, pura e dolce, come posso farlo io che sono sporca dei miei sbagli, delle mie delusioni e dei miei sogni?
Guardo una mia foto da piccola, e la bambina dentro di me sorride, e io amo quando sorride, amo quando fa l'antalena nel mio cuore e mi racconta le sue favole.
Mi porge la mano e io l'accetto, voglio stare ancora un po con lei, con me. Perché io e lei siamo la stessa persona, dentro di me battiamo i piedi o ridiamo per le stesse cose.
Che cosa si prova a sorridersi dentro?
Lei mi racconta dell'amore di quello puro e l'altra parte di me muore perché ha imparato dai propri errori che è molto più facile trovare l'amore che ti corrode dentro e ti fa sentire sporca fino al midollo.
Ora dentro di me ci sono tante me di età differenti tutte corse a coccolare quella bambina interiore, perché qui, ora, adesso, è ancora lei che comanda.
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